Marano. All’interno del castello Cento Cammarelle c’era anche un’antica pietra macina per la lavorazione della canapa
Le foto che ci ha inviato l’appassionato di storie locali Beniamino Simeoli
“Le macine della canapa – dice Simeoli – come mi raccontavano molto tempo fa alcune persone anziane di Marano – venivano utilizzate all’epoca dei lavoratori delle cave. Una macina più grande di quella che si trovava a Cento Cammarelle – continua Simeoli – è stata all’ingresso della masseria Torre Dentice fino agli ani ’70, poi non è stata più trovata. Un’altra, quasi uguale, si trovava in via Arco, dove adesso c'è il negozio di moto. La spostarono, come mi hanno raccontato, quando fecero i lavori in Piazza Plebiscito: fu piazzata dietro al municipio, anche essa si è persa.
“Poi c’erano anche le pietre macina del Mulino Moio di via Casa Giarrusso – aggiunge Simeoli – Ce ne sono tre, ma non erano per la canapa”. Casa Giarusso, chiamata anche “mmiez San giuvanniello” prende il nome dall’ edicola votiva vicino al gommista raffigurante San Giovanni Battista”.