Lezioni di archeologia in esclusiva per Calvizzanoweb a cura dell’archeologo e giornalista storico Davide Fabris, prima puntata: “Frammenti della millenaria storia della periferia nord napoletana”
La necropoli rinvenuta a Calvizzano, località San Pietro, a ottobre 2023
In questo primo speciale, pubblicato in
esclusiva su calvizzanoweb, suddiviso in tre puntate, l'archeologo e
giornalista storico Davide Fabris ci
conduce proprio a Calvizzano nell' antica contrada San Pietro, a circa 2 km dal
centro cittadino. Esattamente un anno fa, in concomitanza con la scoperta della
tomba del cerbero a Giugliano in Campania, gli scavi condotti dalla
soprintendenza archeologica, belle Arti e paesaggio per l'area metropolitana di
Napoli hanno riportato alla luce una piccola necropoli risalente al IV-III
secolo avanti Cristo a.C. e ascrivibile alla civiltà osco-sannita in Campania.
Gli scavi evidenziano, in particolare, la tipologia funeraria tipica di questa
cultura costituta, in maggioranza, da sepolture a " cassa" realizzate
con lastroni di tufo giallo napoletano e in una varietà di forme tra le quali
(vedasi foto allegate) il tipo " bisoma" a doppio letto funerario.
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La tomba doppia a bisoma di località San Pietro |
La tipologia delle sepolture a cassa fu oggetto di una prima classificazione ad opera del colonnello Emilio Stevens (1843-1911) alla fine dell' Ottocento, relativa alle necropoli rinvenute a Cuma.
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L'archeologo Emilio Stevens |
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La classificazione delle sepolture a cassa di tufo eseguita da Stevens nel 1883 |
E, in esclusiva per Calvizzano web, due foto dell'archivio Fabris, scattate nel 1998 a Calvizzano, in Viale Della Resistenza (la strada che conduce da Marano a Qualiano): durante lavori edili vennero rinvenuti una sepoltura a tegoloni e coppi di epoca romana.
A cura di
Davide Fabris, continua…