Calvizzano: tutte belle le cappelle presenti nella chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie: prontuario elaborato dal gruppo di ricerca parrocchiale. Terza puntata: Divina Misericordia ovvero Gesù Misericordioso
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Attualmente Santa Francesca della Cinque Piaghe è posizionata sull'altarino; a destra della cappella ci sono San Gaetano Errico e San Nunzio Sulprizio |
Cappelle poste sul lato destro, entrando nella Chiesa attuale:
Terza cappella:
Titolazione attuale |
Titolazione intermedia |
Titolazione originaria |
Cappella della Divina Misericordia
ovvero di Gesù Misericordioso, dov’è presente una tela di un artista a
noi contemporaneo che riproduce l’icona classica del Cristo in piedi, con la
destra benedicente e la sinistra sul cuore, dal quale scaturiscono fasci di
luce rossa, celeste e bianca. Sull’altare sottoposto, ai due estremi, sono
appoggiate le icone di San Giovanni Paolo II (a sinistra) e
di Santa Faustina (a destra), a memoria perenne del ruolo da
loro svolto per la diffusione della speciale devozione riservata a Gesù –
Divina Misericordia. Sull’altare c’è l’immagine della suora francescana Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe alla quale è riservata una devozione assai viva del popolo napoletano, culto molto diffuso anche fra gli attuali calvizzanesi. Forse non molti nostri concittadini sono a conoscenza della circostanza che, fino ai primi anni del Novecento c’era un piccolo convento che ospitava tale Ordine femminile, nei pressi dell’attuale Palazzo Fiorillo, e che numerose giovani locali erano ospiti e/o frequentavano le suore anche per imparare quelle che all’epoca erano classificate come “attività donnesche” e di giovani donne destinate a diventare future “addette alla casa”. |
La Cappella dell’Annunciazione ebbe, per
qualche tempo, la funzione di ospitare la commovente immagine di Gesù
Crocifisso attualmente posto sull’Altare Maggiore della Chiesa, pur
senza perdere l’antico ricordo dell’episodio lucano dell’Annuncio recato a
Maria da parte dell’Arcangelo Gabriele: infatti, dopo il furto e
la sottrazione della scena dipinta sulla tela sei/settecentesca sagomata e
posta sull’altare, una stampa su carta, riproducente un quadro devozionale,
con la stessa immagine, fu posto in questa cappella, sul lato destro. |
È questa la parte dell’edificio più antica, da
cui l’attuale Chiesa prese origine. Era, in effetti, il nucleo essenziale
della Chiesa dedicata a Santa Maria Annunziata, visitata dal
Vescovo Francesco Carafa nell’estate del 1542, che per primo segnalò la
necessità di trovare una sede più sicura e dignitosa per la Parrocchia San
Giacomo, relegata, fino ad allora, in una Chiesetta periferica e ormai non
più in condizioni accettabili a svolgere il suo antico ruolo. “A perpetuare
il ricordo dell’abbattimento della vecchia chiesa dell’Annunziata, ai piedi
del quadro [scomparso, perché rubato da ignoti ladri alcuni decenni fa: nota
del redattore] era scritto: Ciò che l’Università di Calvizzano promise per
iscritto per ottenere un suo scopo, questo impegno adempì nell’anno della
salute 1591” (Così nel testo del 1931 del Professor Don Raffaele Galiero). |
Nella stessa Cappella, trovano posto: in una nicchia sulla sinistra, un’antica statua di Maria Santissima delle Grazie pare qui trasferita da tempo immemorabile dalla Congrega dell’Assunta, dopo che tale Chiesa prese questo titolo definitivo, riunendo così nella Chiesa-madre all’immagine dipinta dal Vaccaro sull’Altare maggiore un’icona adatta per le processioni esterne, con la Vergine rappresentata plasticamente. Originale è la rappresentazione della Madonna, mentre il Bambino ch’Ella reca sul braccio sinistro è una semplice e tardiva sostituzione di quello storico, che fu rubato da ignoti negli ultimi anni del Novecento: per farlo, i ladri dovettero letteralmente tagliare il braccio e la mano della Madre, essendo l’icona del Figlio stata saldamente appoggiata sul braccio materno, dall’autore della statua. Il Parroco dell’epoca, Don Peppino Cerullo fece adattare un Bambino che stesse in luogo dell’originale, ma, all’occhio di un osservatore attento, non può sfuggire che l’atteggiamento del Piccolo mal si concilia con quello della Madre.A destra della cappella ci sono San Gaetano Errico (sopra) e San Nunzio Sulprizio. |