In ricordo dell’ex comandante della Stazione dei Carabinieri di Marano Lorenzo Simeone, deceduto il 19 agosto scorso: ha fatto parte per pochi mesi dello staff dell’ex sindaco di Calvizzano, Giuseppe Salatiello

Ne parliamo ora, poiché siamo stati in ferie due settimane

Abbiamo appreso della dipartita del luogotenente Lorenzo Simeone, 76 anni, ex comandante della Stazione dei Carabinieri di Marano, mentre eravamo in ferie, dal post del maresciallo Lorenzo Grasso, carabiniere in pensione, ed ex vicesindaco di Calvizzano, con funzioni di sindaco in seguito alla morte dell’ex sindaco Salatiello, fino allo scioglimento del Consiglio comunale, avvenuto ad aprile 2018.

Il post. “Una triste notizia. È venuto a mancare il mio amico e caro collega Lorenzo Simeone, a lungo Comandante della Stazione Carabinieri di Marano di Napoli, dove si rese protagonista di numerose operazioni di Polizia Giudiziaria. Terminò la carriera a Pozzuoli, quale Comandante di Stazione. Irpino di Pietrastornina, ma napoletano di adozione. Da alcuni anni, era affetto da una grave malattia. Buon Viaggio Lorenzo. Amico per sempre”.

Per ricordarlo, ripubblichiamo l’articolo che gli dedicammo a novembre 2013, quando l’ex sindaco Giuseppe Salatiello (deceduto a luglio 2017) gli conferì la nomina di capo staff. Per il maresciallo in congedo, nonché attuale capo staff, non basterebbe un’intera pagina del blog, per descrivere la sua lunga militanza nell’arma dei carabinieri. Ci limitiamo a tratteggiare i punti salienti della sua carriera. Simeone, oggi sessantaseienne padre di tre figli e nonno, nativo di Avellino, si arruolò nell’Arma nel 1966 e, il 7 gennaio 1991, prese in carico il comando della Stazione di Marano che, all’epoca, aveva competenza anche sul territorio di Calvizzano. Nei tre anni precedenti aveva lavorato al nucleo operativo di Giugliano e ancor prima era stato per alcuni anni vicecomandante della stazione dei carabinieri di Licola e, poi, comandante della squadra di polizia giudiziaria presso la Pretura di Pozzuoli. Nel 2002 assunse il ruolo di vice comandante, poiché la stazione di Marano divenne tenenza e il comando passò al sottotenente Antonio Telese. Nel 2000, per l’arresto di latitanti del clan Nuvoletta (in quell’anno furono arrestate complessivamente 113 persone e 284 denunciate in stato di libertà), ricevette un encomio del comandante della divisione Ogaden; successivamente, per l’arresto di 8 pregiudicati e per il sequestro di notevoli quantità di sostanze stupefacenti, meritò due elogi dal comandante della Regione carabinieri Campania. Nel giugno del 2005, il Capo dello Stato gli conferì la nomina a Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica. Dall’inizio di agosto 2005 assunse il comando della Stazione di Pozzuoli, dove già da aprile stava prestando servizio provvisorio in quanto il comandante di quella caserma, in seguito all’inchiesta della Procura antimafia, fu rimosso perché indagato (insieme a ufficiali e sottoufficiali) per presunti rapporti con imprenditori dell’area flegrea, uno dei quali sospettato di legami con i clan locali. Il curriculum di Simeone è arricchito da due cittadinanze onorarie: quella calvizzanese e quella maranese. La prima gli fu conferita dal sindaco Salatiello, durante uno dei suoi precedenti mandati, la seconda gli fu conferita il 6 ottobre del 2005 a Marano, ai tempi di Bertini sindaco. La proposta, arrivata a coronamento di 14 anni di servizio nella città di Marano, fu fatta dal presidente del Consiglio comunale dell’epoca, Salvatore Perrotta, assunta unanimemente in seno alla conferenza dei capigruppo.         

 

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