Molto apprezzati gli articoli sull’ex Primo cittadino di Calvizzano Salatiello pubblicati ieri, a sette anni dalla sua morte: superò i 13 anni di sindacatura

 

Foto scattata qualche mese prima del decesso dell'ex sindaco avvenuta a luglio 2017 

La carriera politica di Salatiello cominciò nel mese di maggio del 1988. All’epoca,  aveva appena 21 anni, essendo nato  il 22 settembre del 1966. Riuscì ad entrare in consiglio comunale per il rotto della cuffia, poiché, con 419 voti (a quei tempi si potevano esprimere un massimo di 4 preferenze), risultò l’ultimo dei nove consiglieri eletti nella lista della Democrazia cristiana. Nei primi anni, Salatiello preferì dedicarsi prettamente agli studi universitari, essendo iscritto al corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Facoltà che abbandonerà dopo diversi anni, per concentrarsi sul mondo delle Pubbliche amministrazioni. Riuscì, infatti, a conseguire la laurea magistrale in “Relazioni internazionali”, riportando un buon voto: 105 su 110, con una tesi sul Diritto internazionale. Del resto, Salatiello un buon voto (54 sessantesimi) l’ottenne anche nel 1985, quando si diplomò al liceo scientifico De Carlo di Giugliano. Il suo primo incarico politico fu quello di capogruppo consiliare della Democrazia Cristiana, ruolo che esercitò fino ad aprile ’91, durante il periodo in cui il suo partito stette prima all’opposizione di un governo targato Psi-Pci (capeggiato dal sindaco socialista Antonio Ruggiero, deceduto diversi anni fa) e poi in maggioranza con i comunisti e con Antonio Migliaccio sindaco. In seguito, la diccì si alleò con il Psi (i comunisti passarono all’opposizione) e il sindaco socialista Luigi Ricciardiello assegnò a Salatiello la delega di assessore ai Lavori Pubblici. Delega che mantenne fino a luglio 92, quando si trovò, ad appena 25 anni, a diventare sindaco di Calvizzano, grazie a un rocambolesco accordo tra il Pci (che nel frattempo era diventato Pds) e la Democrazia Cristiana. Insomma, ci fu di nuovo una sorta di compromesso storico locale, voluto fortemente da Antonio Migliaccio (sindaco dal 1990 al 1991, vero dominus, in quel periodo, del Pds locale) e dagli altri due consiglieri comunali comunisti Giacomo Trinchillo e Crescenzo Grasso, entrambi deceduti. Quest’ultimo si dimise pochi mesi dopo per far posto a Michele Filogamo (a quei tempi segretario della sezione locale del Pds), buonanima, che ricevette la delega allo Sport. I tre comunisti sottoscrissero l’accordo di governo cittadino poco prima dello scoccare della mezzanotte, per evitare l’avvento del Commissario prefettizio. I socialisti non persero l’occasione per stigmatizzare quel patto, alludendo, attraverso manifesti murali, a interessi poco chiari e interferenze alla vita amministrativa. Così Salatiello raggiunse il singolare guinness di sindaco più giovane di tutto il Mezzogiorno. Da quel momento, iniziò per lui una carriera tutta in discesa: nel 1993 diventò di nuovo sindaco sempre con la lista della Democrazia cristiana, riportando 2.700 preferenze. Ma il boom elettorale arrivò nel 1997, quando con ben 4444 suffragi, diventò per la terza volta sindaco, surclassando il suo avversario Armando Poggi del Pds.  Dal 2001, però, cominciò per lui un lungo periodo di oblio (durante il quale è stato un semplice consigliere comunale di opposizione), terminato nel 2008, quando, da candidato con la lista civica “Calvizzano Democratica” alla carica di consigliere comunale, riportò 414 preferenze e fu nominato dall’allora sindaco, Giuseppe Granata, presidente del consiglio comunale. Nel 2012, Salatiello fu tra i principali artefici della sfiducia a Granata, tant’è che riuscì nel suo intento di mandarlo a casa. Si è ricandidato alla poltrona di sindaco nel 2013, riuscendo a centrare l’obiettivo per la quarta volta con il 38,12% dei consensi e distaccando di 314 voti il suo avversario, nonché suo ex pupillo di un tempo, Giacomo Pirozzi. Va aggiunto che Salatiello, nel 1994, solo per una manciata di voti non diventò parlamentare: da candidato  alla Camera dei deputati per la lista “Patto per l’Italia”, ottenne circa 14mila preferenze, risultando il primo dei non eletti nel XII collegio (Calvizzano, Marano, Melito, Mugnano e Qualiano). E’ deceduto prematuramente a 50 anni nel mese di luglio 2017: lo sostituì il vicesindaco Lorenzo Grasso. Ai suoi funerali la chiesa di Calvizzano era super gremita. A marzo 2018 fu intitolata alla sua memoria l’ala del cimitero Mugnano-Calvizzano: un lungo e commosso applauso accompagnò lo svelamento della targa.

 “Il sindaco Salatiello – afferma Maria Cimmino, moglie dell'ex assessore Cristofaro Agliata, buonanima – verrà sempre ricordato per la sua grande umiltà e disponibilità verso tutti i suoi concittadini”.

 

 

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