Eccellenze e storia: “A.S. Calvizzano”, il mito. Un viaggio nostalgico tra imprese straordinarie, derby infuocati, record, racconti e foto inedite. Un’ascesa irresistibile e un’infinità di Promozioni di categoria. Seconda parte
A.S. Calvizzano Calcio, anno di fondazione 1965. Si inizia con campionato 'Allievi' fino a conquistare la 'Promozione'. In bacheca un record nazionale nel 'Guinnes dei Primati', tuttora imbattuto! Strappato con i denti addirittura alla scudettata Juventus. Un'impresa epica
Reportage a cura di Lorenzo Ricciardiello, giornalista
Il 'Mago' Angelo Gala
Ad Angelo Gala non interessavano le cariche ufficiali, lui badava al sodo. Cioè intervenire sul mercato e portare a casa i migliori giocatori disponibili. E ci riusciva sempre, nonostante le scarse risorse societarie. Anche per questo era detto 'il mago'. Quali alchimie usasse o a che tipi di sortilegi ricorresse ancora oggi resta un mistero. Per sempre è stato il riferimento del calcio a Calvizzano anche quando ha gestito come società l'impianto sportivo comunale, mossa strategica rivelatasi lungimirante dell'allora sindaco Ricciardiello. Sede di Scuole di eccellenze e fucina di tanti calciatori, molti approdati in squadre professionistiche (A.Di Nardo, G.Rossi e altri). Si dedicò totalmente a curare il settore giovanile e fu la palestra per tanti giovani del territorio.
Il Campo 'Italia' . Un vero gioiello.
Nel 1970 viene inaugurato il Campo Italia ed il Calvizzano, dopo anni di pellegrinaggi a Villarica e a Qualiano, dove giocava le partite casalinghe, torna veramente e finalmente a casa. Costruito con criteri modernissimi per quei tempi(terreno filtrato altamente assorbente) e tra i pochi in erba naturale.
Poi arrivò anche l' impianto di illuminazione. Un capolavoro promesso e voluto fortemente dal sindaco Revenaz. Per diversi anni hanno giocato qui i campionati di categoria, le squadre giovanili del Napoli e spesso lo stesso Napoli faceva l' allenamento infrasettimanale. Chiude i battenti definitivamente nel 2012. Ora giace in condizioni a dir poco pietose. Questo blog ha spesso sollevato la necessità e l' urgenza di una ristrutturazione dell'impianto perché sia al più presto di nuovo usufruibile per giovani e scuole locali. Si fa appello all' amministrazione comunale per un rapido intervento.
Gli allenatori e l'esercito di giocatori. La 'colonia' dei mugnanesi.
Gianni Tesone, Gustavo Solimeo, Vittorio Sepe, che poi andrà ad allenare il Giugliano, ed in 'Promozione', Sandro Rosolino, sono stati certamente gli allenatori più rappresentativi del Calvizzano. Giovani tecnici di talento con un comune denominatore: grandi motivatori dello spogliatoio. E questo consentì di conseguire risultati impensabili. Sempre folta e agguerrita, soprattutto nel primo ciclo, la presenza di calciatori mugnanesi. Ecco la foto di una formazione tipo in alto da sx: l'accompagnatore Germalli, l'allenatore Tesone, R. Sansone, Menna, Olivieri, Romano, Liccardi, Costantino, Biancolella, il presidente Biondi, Ferrillo, Di Maria, Mango, S. Sansone, Cacciapuoti, Di Stefano e il dirigente P. Gagliardi.
Le curiosità. Le partite storiche.
Dall'album della società. I flash
Memorabili i derby. Gli episodi da raccontare tanti e tutti emozionanti.
Calvizzano-Villaricca 1-1 : 'Mimmo Gala, 16anni a terra piange sommerso dall'abbraccio dei compagni' (da 'Campania Sport'), pareggia in rovesciata il gol di Lumacone all'ultimo minuto.
Qualiano-Calvizzano: i qualianesi fanno trovare al centro del campo una zucca enorme a sfotto' dei cugini 'cucuzzielli' calvizzanesi. Poi gli insostituibili: Salvatore Di Maria ( 'o Russ'), specialista di 'cucchiai' dal dischetto e leader indiscusso della squadra. 'Tremate portieri arriva Olivieri' si leggeva su uno striscione permanente dei tifosi sugli spalti: Arturo Olivieri, centravanti ed opportunista spietato in area di rigore avversaria. Antonio Ferrillo ('Maccaron') e la testa- calamita di palloni vaganti. Formidabile ed unico nel gioco aereo. Paolo Toscano il poliziotto-bomber con tiro da 150km all'ora! Più volte ha bucato la rete!
Bar Sport, il covo dei tifosi, sotto la regia di Pietro D'Ambra (Piet' o barista) ed il thermos di te' con la pozione magica che preparava per la partita. Franco Mango, attaccante, che faceva gol di testa saltando fino al secondo piano. Diventerà DS di Giugliano e Savoia. È scomparso recentemente.
Dal giornale settimanale Sport Sud : 'Solo una piazza, solo una parrocchia, solo una farmacia ma una fede immensa nel cuore: il Calvizzano. Un fenomeno sociale che coinvolse emotivamente almeno due generazioni, i padri ed i figli di allora. Il tempo passa ed il Calvizzano diventa adulto, conquista la Promozione, e anche le aspirazioni diventano ambiziose. E così, sempre grazie ai buoni uffici di Angelo Gala, impeccabile e discreto procuratore, arrivano Sommella, Averga, Salati, Tamburrino, i fratelli Esposito, Landolfi, Acerra il portiere Conte e tanti altri. Tutti di spessore e capaci di garantire il gran salto di categoria. Anche la serie D.
Però, nel 1993, il sogno improvvisamente svanisce. Il presidente Attilio Cesarano, per questioni di opportunità, fa armi e bagagli e trasloca con la società alla Puteolana Calcio. Tra l 'incredulità e la delusione dei tifosi. E a Calvizzano restano solo i ricordi di quella storia fantastica, quella sì indelebile, oltre il tempo.