La tela restaurata nella chiesa Santa Maria delle Grazie dedicata a San Francesco di Paola, eroico evangelizzatore: un’altra chicca di storia locale invitaci dal prof. Luigi Trinchillo

 


Le due tele, quella dedicata a San Michele Arcangelo e quella dedicata a San Luigi Gonzaga, descritte in un precedente articolo, sono state pochi anni fa restaurate con cura e restituite splendidamente alla devozione dei fedeli, nell’ambito del progetto unitario della restitutio ad integrum, che ha interessato anche le tre tele del Vaccaro e la tela della seconda Cappella di destra entrando nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Calvizzano, dedicata a San Francesco di Paola, eroico evangelizzatore della vera fede cattolica al di qua e al di là dello Stretto di Messina e fondatore dell’Ordine dei Minimi.

Le tre icone religiose, fino a qualche anno fa, rivelavano, purtroppo, con evidenza, l’inesorabile scorrere del tempo, che investe uomini e cose, e a cui non riesce certo a sfuggire nemmeno la vera Arte. Esse apparivano poco leggibili nei particolari ed era immediatamente riscontrabile, perfino agli occhi di chi fosse poco esperto in materia, la presenza di una patina scura (polvere, nerofumo, ecc.), dovuta sicuramente ad una circostanza non trascurabile: due di loro sovrastano, di poco più di un metro, in altezza, le lampade votive che, un tempo ad olio e/o a cera, sempre ardevano a testimonianza della presenza reale del Corpo di Cristo, nell’Eucaristia, nel Tabernacolo dell’Altare che custodisce le Sacre Specie al di fuori dei momenti dell’azione liturgica. Solo da pochi anni, infatti, si è pensato di utilizzare il piano di appoggio orizzontale dell’altare maggiore per detta funzione votiva, mentre, negli antichi bracci di metallo sospesi sotto i quadri, sono state posizionate delle più pratiche lampadine elettriche rosse, a basso impatto ambientale. Si è così evitato che l’inevitabile aumento, benché minimo, della temperatura nella zona sovrastante potesse investire, soprattutto nelle ore e nei giorni caldi ed afosi, le opere, che, ormai, dopo il restauro, splendono di una luce nuova e saranno, così, in grado di essere consegnate integre e ben conservate alle nuove generazioni di fedeli che si avvicenderanno nella Chiesa, potendo ammirare dei capolavori che la fede degli antenati, la loro devozione ed una cura persistente nel tempo hanno loro tramandato. Si otterrà in tal modo quella auspicabile conservazione ottimale di capolavori in un edificio religioso aperto al culto, che è un vero Tempio che la Pietà dei Calvizzanesi ha saputo mantenere integro per quasi mezzo Millennio.  

San Francesco di Paola, la tela

Questa figura di Santo (1416-1507), molto nota nella Chiesa post-tridentina nei secoli della lotta antiluterana per affermare gli aspetti caritatevoli del messaggio cristiano, nella tela recentemente fatta restaurare nella nostra Chiesa Parrocchiale presenta in bell’evidenza il mantello di San Francesco di Paola, che ricorda un celebre miracolo a lui attribuito. Si narra che l’umile fraticello si stava recando in Sicilia, dalla costa calabra, per fondarvi un convento a Milazzo. Al momento di attraversare il braccio di mare, chiese ad un barcaiolo di traghettarlo, ma ne ottenne un rifiuto. Senza scoraggiarsi, Francesco stese il proprio mantello sulle acque dello stretto di Messina, in quel punto particolarmente turbolente, ne legò un’estremità alla cima del suo bastone di pellegrino e così poté veleggiare incolume e, senza neppure bagnarsi, giunse sull’altra costa fra l’entusiasmo e lo stupore dei fedeli, che gridarono immediatamente al miracolo. L’atteggiamento umile, il saio dimesso, lo sguardo fiducioso di chi ha una grande fede vengono ottimamente resi nella tela presente nella nostra Chiesa SMdG. Questi elementi possono aiutare a spiegare la presenza di questo mite fondatore dei Frati Minimi (Ordine tuttora operativo e caro a tanti fedeli, non solo italiani, ma anche stranieri, francesi in particolare) nella nostra Chiesa Parrocchiale, impegnata nel passato, come lo è ancora oggi, nella pratica della Carità cristiana. Che sia una figura carismatica, quella di San Francesco di Paola, lo attesta, indirettamente il fatto che TV2000, l’emittente cattolica sostenuta dalla C.E.I., attualmente molto conosciuta grazie al DT , si collega spesso per la Santa Messa e il Rosario con Comunità e Chiese rette dai Frati Minimi che riscuotono sempre molto successo e audience alta.   

 

 

 

 



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