Cristofaro Agliata, infaticabile uomo del fare: il ricordo a dieci anni dalla sua morte. Oltre all’ aula consiliare di Calvizzano, gli è sato dedicato il museo parrocchiale
Domani ricorre
il decimo anniversario della morte di Cristofaro Agliata. Il 25 marzo 2014 lasciava
prematuramente il mondo terreno: aveva 55 anni. Era un dipendente modello della
Banca Nazionale del Lavoro; un politico impegnato che, nelle funzioni di
assessore, ma anche di consigliere comunale, non aveva mai fatto mancare il suo
apporto allo sviluppo della città in tutti i sensi, ottenendo risultati egregi
sia durante l’amministrazione Granata che in quelle Salatiello, dove è stato
più volte assessore e anche vicesindaco. Era molto attivo anche nel sociale (per
oltre vent’anni è stato a fianco di Telethon), ma soprattutto un cattolico
militante, molto vicino alla Caritas. Il museo parrocchiale è dedicato alla sua
memoria.
“Non abbiamo avuto alcun dubbio –
affermò don Ciro, parroco della Chiesa Sanata Maria delle Grazie al nostro blog
– nel decidere a chi dedicare il museo. Cristofaro, da esperto di
storia locale, nonché appassionato di restauro, ci ha sempre spinto in questa
direzione: questo luogo di arte antica e di cultura storico-religiosa, lo ha
voluto fortemente lui. Cristofaro, prima di morire mi ha indicato dove poter
reperire gran parte del materiale che ha arricchito questa esposizione
permanente”.
25 luglio
2014, Rossella Agliata, figlia di Cristofaro, scrisse su facebook: “Ci sono
dei vuoti incolmabili…nulla sarà più come prima…io non sarò più come prima…e il
dolore della mancanza è lacerante”.
Il
consiglio comunale, il 2 aprile 2015, gli dedicò l’aula consiliare.
Da sinistra l'ex sindaco Giuseppe Salatiello e l'ex presidente del Consiglio comunale Antonio Mauriello |
Ha quasi cinquantuno anni, sposato,
con due figli, dipendente della Banca Nazionale del Lavoro: si è iscritto in
tarda età all’università, ma si è messo d’impegno e, ora, sta per laurearsi in
giurisprudenza. Nel frattempo, Cristoforo Agliata, consigliere comunale nelle
fila della maggioranza che appoggia il sindaco Granata, non ha trascurato sia
l’impegno sociale (è sempre pronto a tendere una mano agli ultimi) che quello
politico: oggi riveste anche il ruolo di assessore con deleghe ai Servizi
sociali, Arredo urbano e monumenti, Anziani e Protezione civile. Ma qual è la
storia politica di questo singolare personaggio tanto amato da chi l’ha
conosciuto profondamente, ma anche tanto criticato da diversi suoi denigratori?
Cristoforo Agliata è stato
segretario dei giovani socialisti e segretario della sezione locale dei
socialisti ai tempi di Craxi e del “vicerè di Napoli” Giulio Di Donato: oggi
milita, seppure con non tanta convinzione, come lui stesso ammette, nell’Udc di
Casini, solo per l’amicizia che lo lega al presidente del consiglio comunale
Salatiello e al consigliere regionale Iacolare. Agliata, infatti, “ama”
Berlusconi (lo considera il miglior leader politico del mondo) e ritiene il Pdl
il partito più affine alle sue idee politiche. Agliata, dal 1993, è
sempre stato eletto consigliere comunale, tranne la tornata elettorale del
2003, dove è risultato il primo dei non eletti della lista Salatiello. Ha
sempre preso molti voti, poiché cura il suo elettorato trecentosessantacinque
giorni all’anno. Si considera un “salatielliano doc”, anzi un fedelissimo, come
ama definirsi, dell’ex sindaco: “non l’abbandonerò mai – dice
– perché Salatiello, oltre ad avere capacità politiche di gran lunga
superiori a tanti politici nostrani, ha il pregio di delegare e far crescere
chi gravita nel suo entourage. Salatiello sa prendersi le sue responsabilità ed
ha un coraggio amministrativo, che ha finora dimostrato, non riscontrabile in
nessun amministratore del presente e del passato”.
Non ha peli sulla lingua Agliata:
dice quello che pensa, senza rendersi conto, però, che, molte volte, sparare a
zero su qualche personaggio della vita politica locale, potrebbe rivelarsi una
sorta di boomerang e ritorcersi contro la sua persona.
“La crisi politica - dice – con un poco di buona volontà, da parte di tutti
i 13 consiglieri comunali, poteva essere evitata. Adesso, ognuno deve scendere
dal suo piedistallo e compiere un atto di buona volontà. I 6 di Calvizzano
futura devono rendersi conto che il solo programma legittimato ad essere
attuato è quello votato da oltre 4800 elettori che si sono espressi a favore
della lista Calvizzano democratica e del sindaco Granata, mentre il loro non ha
legittimità né politica né amministrativa”.
Da assessore si è subito attivato per mettere in campo diverse iniziative e programmarne tante altre.
“Ho rispolverato – continua – la carta dei servizi sociali che è stata distribuita nuovamente ai cittadini; ho fatto stampare e distribuire diverse migliaia di copie di un calendario dei servizi sociali e ho contribuito ad aprire un Centro ascolto adolescenti presso la scuola media. Come Comune abbiamo collaborato con la Caritas locale, per aiutare le famiglie indigenti; inoltre è partito un programma di assistenza socio-sanitaria sia per gli anziani sia per i disabili ed è decollata pure, in collaborazione con la parrocchia e l’istituto comprensivo Polo, la prima annualità del progetto di educativa territoriale che consiste nel promuovere e sostenere le attività educative, culturali, sportive e ricreative a favore dei minori di età compresa tra i 6 e i 18 anni. Stiamo approntando la gara per il soggiorno estivo degli anziani ed è in programmazione la colonia estiva per i minori disabili. Nell’ambito della legge regionale 328, conto di aprire un punto di ascolto anche presso il Centro sociale anziani, per cercare di alleviare i tanti problemi legati alla sfera della terza età, e di attivare il Pony express della solidarietà che servirà ad aiutare quei vecchietti, ad esempio, che non possono recarsi alla posta a prelevare la pensione, in farmacia a spedire le ricette o dal salumiere a fare la spesa. Per quanto concerne l’arredo urbano, ho fatto sistemare la piazza principale, corredandola di panchine e piante ed è in procinto anche la sistemazione di largo Caracciolo. A breve partirà anche la protezione civile intercomunale: Calvizzano metterà a disposizione i locali, mentre Marano fornirà gli arredi e le attrezzature. Sono previste pure lezioni di protezione civile, all’interno della scuola media”.
Ma gli impegni di Agliata non finiscono qui. L’assessore pluridelegato ama
anche l’arte e la ricerca storiografica: ha raccolto una pila di documenti e di
appunti ed è intenzionato a scrivere un libro sulla storia amministrativa di
Calvizzano, nel quale vengono riproposti anche aneddoti curiosi del passato e
annoverate tradizioni locali ormai perse.
A parte la solidarietà che era un suo chiodo fisso, Agliata fu uno degli
organizzatori dei festeggiamenti in onore di Santa Giulia Salzano a cui era
molto devoto. Insieme al sindaco Granata e alle autorità religiose e civili, il
27 febbraio 2011 accolse il corpo della Santa (canonizzata il 17 ottobre 2010)
nella piazzetta antistante l’Istituto delle suore di via Ritiro
“Per noi – affermò
Cristofaro Agliata – è un evento indimenticabile, anche perché una
reliquia della Santa resterà custodita all’interno dell’ex orfanotrofio”.
Il 12 luglio 2011 organizzò il Sanitel-Day, una giornata dedicata alla
prevenzione e alla cura di patologie della terza età. In quell’occasione fu
allestito un ambulatorio mobile in piazza dove fu possibile misurare
gratuitamente la pressione e la glicemia.
A febbraio 2013, si rese promotore dell’iniziativa pro Telethon (il Comune
concesse il patrocinio morale), per raccogliere fondi da destinare alla ricerca
scientifica per la cura della distrofia muscolare e altre malattie genetiche.
Nove passi per una Città Amica di bambini e adolescenti
Su proposta di Cristofaro Agliata, il nostro Comune, a dicembre 2013, aderì al
progetto dell'Unicef "Città Amiche delle bambine/ bambini e degli adolescenti".
“Per portare avanti il nostro
progetto – affermò Cristofaro Agliata - prenderemo a
riferimento i primi nove passi ideati dall'UNICEF, per la costruzione delle
Città amiche delle bambine e dei bambini. Tutti i punti sono
interdipendenti tra loro e puntano sull'obiettivo di migliorare la vita delle
bambine e dei bambini nella città. Il primo passo, però, - la
promozione della loro partecipazione attiva - è fondamentale per l'intero
processo”.
Una delle sue ultime iniziative fu
quella di raddoppiare i minori a rischio in semiconvitto presso le suore
dell’Istituto del Buon Consiglio di via Ritiro.
“Abbiamo fatto questa scelta –
chiarì Agliata – per avvalorare il nostro impegno verso le categorie
deboli del territorio, affidando i minori a una struttura che da sempre
rappresenta un punto di forza considerevole nella formazione etica ed educativa
dei fanciulli”.