Stefania Fanelli, una maranese nella Direzione Nazionale di Sinistra Italiana: “dobbiamo costruire un’alternativa alla peggiore destra che governa il Paese”
“La sinistra è la mia casa”
Stamattina si è riunita l' Assemblea Nazionale di
Sinistra Italiana, in cui sono stata
eletta al congresso di Perugia. L'assemblea ha eletto la Direzione
Nazionale, quale massimo organismo
esecutivo concludendo di fatto il percorso congressuale.
Sono stata eletta in Direzione. Ringrazio innanzitutto
il segretario nazionale Nicola Fratoianni per la sua proposta e le compagne e i
compagni che mi hanno eletta.
È per me un compito importante che, in modo collettivo,
porterò avanti con grande entusiasmo. Con la peggiore destra che governa il
paese è nostro preciso dovere impegnarci per rafforzare una comunità politica
che, giorno dopo giorno, deve tornare ad essere percepita utile ai bisogni
collettivi delle persone in carne ossa. Dobbiamo costruire un'alternativa reale
alla peggiore destra che preferisce dichiarare guerra ai poveri e non alla
povertà. Ogni giorno dobbiamo rafforzare una comunità che renda la politica
strumento reale per migliorare la condizione materiale di vita delle
persone. Dobbiamo prenderci CURA delle
ferite dei singoli, delle ferite dei
territori.
Un partito che territorio per territorio prova a
radicarsi facendo rete con le migliori esperienze e buone pratiche.
A Marano dopo la straordinaria esperienza elettorale,
che ha visto triplicare gli iscritti, stiamo per inaugurare la nostra nuova
sede. È lì che organizzeremo il nostro congresso ed eleggeremo il nuovo gruppo
dirigente locale insieme al radicamento dell'UGS (la giovanile di Sinistra
Italiana). Una sede nel cuore del centro
storico di Marano
che continuerà ad essere il luogo della solidarietà e del mutualismo con
i nostri innumerevoli SPORTELLI SOCIALI.
Un luogo di promozione culturale e sociale che porteremo avanti insieme al
laboratorio politico e di impegno civile:
La Città dei Diritti ed insieme ad Ugs, l' organizzazione giovanile di Sinistra
Italiana. Uno spazio fisico pronto ad accogliere le
vertenze ed i bisogni.
Io continuo a credere in una democrazia organizzata
come sancito dalla nostra Carta Costituzionale: il partito come terminale sociale
e che dia le risposte alla disperazione del paese. Un terminale sociale che
trasformi le battaglie di trincea a risposte che possano cambiare le condizioni
di vita delle persone provando a debellare le profonde diseguaglianze.
La sinistra è la mia casa. Una democrazia organizzata
per dare risposte ai territori che soffrono di una devastazione ambientale
senza precedenti. Per dare risposta a chi un lavoro ancora non lo trova, a chi
dopo anni di affanno e sacrifici si trova con l'ufficiale giudiziario alle
porte e perde la casa, a chi è costretto a decidere tra una risonanza magnetica
ed i libri da comprare ai figli, a chi rinuncia a curarsi, a chi si fa carico
del compito della cura di figli e di
genitori malati ed anziani in una condizione di profonda solitudine, a chi
lotta per una terra libera dalle mafie, a chi costruisce ponti di pace e
solidarietà.
Tutto questo si muove nella carne viva di una società
e per sentire questo dolore non occorre una iscrizione ad un partito. Per poter
dare risposte a questo dolore ed arginare tutte le destre ed i populismi
diffusi, occorre eccome per LA VITA CHE VERRA'
Stefania Fanelli