Marano, per alcuni anni il servizio asilo nido si è svolto nei locali ex Ipab di piazza Trieste e Trento

 


In seguito alla decisione dell’ex commissario straordinario Gabriella Tramonti di procedere a cospicui tagli della spesa tra cui la dismissione di diversi fitti passivi, venne deciso di spostare il servizio di asilo comunale, fino a quel periodo svolto a fianco agli ex locali del Centro per l’impiego e della biblioteca comunale di Poggio Vallesana, nei locali ex Ipab (diventati di proprietà comunale)di Piazza Trieste e Trento. Per due tre anni ha funzionato bene, poi è stato abolito, nelle more del completamento della struttura di Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. Erano 35 i posti disponibili.  Potevano presentare domanda i genitori o gli esercenti potestà genitoriale di minori di età compresa tra i 12 mesi e i 36 mesi di età, residenti nel Comune di Marano, unitamente ad almeno uno dei genitori.

Nel caso in cui le domande presentate nei termini fossero state in numero superiore alla disponibilità dei posti, veniva redatta una graduatoria che teneva  conto dei seguenti criteri: orfano di entrambi i genitori purché l’affidatario lavori; figli con un unico genitore (ragazze madri, vedove/i, divorziati/e, separati/e), nel cui stato di famiglia non vi siano altri maggiorenni idonei a portare assistenza al bambino; reddito Isee. A parità di graduatoria avevano titolo preferenziale: figli di genitore con attestata invalidità civile superiore al 75%, minori con entrambi i genitori che lavorano, minori con nucleo familiare avente maggior numero di minori. Coloro che non rientravano tra i posti disponibili, venivano inseriti in una lista di attesa. Ogni 4 mesi, a partire dalla data di inizio, si provvedeva a coprire i posti che eventualmente si fossero resi disponibili.

Le famiglie dei bambini concorrevano alle spese di copertura del servizio, con il pagamento di una quota parte di contribuzione mensile, calcolata in base al reddito ISEE. Da 0 a 10mila euro Isee, la percentuale di compartecipazione era del 36%; da 10mila a 15mila euro, percentuale di compartecipazione 38%; da 15mila a 20mila euro, percentuale 40%; da 20mila a 30mila euro, percentuale 42%, oltre 30mila euro, percentuale 44%. L’ultimo avviso per le iscrizioni, dai dati in nostro possesso, venne pubblicato ad agosto 2017.  

     

 

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