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Suor Arcangela, prima guardiana (dal 1937) del Ritiro del Carmine Mugnano |
Dove oggi vi è il cimitero di
Marano, un tempo, annesso all’attuale chiesa di Santa Maria della Cintura di
Vallesana, sorgeva il convento dei padri agostiniani eremiti. Con l’atto
testamentario, datato 10 dicembre 1630, il nobile Girolamo de Sangro dona al
suo erede, Giovan Battista, tutti i suoi beni, nonché una somma di mille ducati
per la costruzione del detto convento. Il primo priore fu un certo Guglielmo
Galaterio. Nel 1746 i frati diedero in affitto, a un tal Michele Andreozzi di
Aversa, il vecchio refettorio che lo tramutò in negozio di spezie e medicine.
Con decreto n°448 dell’8 agosto 1809, emanato sotto il dominio francese da
Gioacchino Murat, avvenne la soppressione di tutti gli ordini religiosi e
quindi anche di quello agostiniano maranese. Nel 1820, invece, dopo quasi due
secoli di vicissitudini di detto convento, iniziò l’abbattimento e quindi la
costruzione di un primo nucleo del cimitero di Marano i cui lavori però furono
sospesi e ripresi poi, per ultimare il tutto, nel 1839. Duecentotrenta anni
prima, esattamente nel 1609, fu stipulato l’atto di donazione della proprietà
detta “l’olmo” dei signori Dentice delle Stelle a favore del Frate Gervasio da
Perugia, dell’ordine dei Francescani Minori, per la costruzione, a Marano,
della chiesa e del convento di Santa Maria degli Angeli. Il travaglio di tale
complesso fu lungo e tormentoso, infatti, nel 1649, durante i lavori alla
cupola della chiesa questa crollò causando diverse vittime tra le maestranze.
Ad affrescare le volte del refettorio e del chiostro fu Angelo Mozzillo di
Afragola, acclamato pittore di fine settecento, le cui opere sono ammirate in
diverse chiese napoletane come San Lorenzo Maggiore, Sant’Anna dei Lombardi e
presso l’Eremo Camaldolese. In questo convento vi soggiornò anche padre
Ludovico da Casoria. Diverse volte, tale struttura, ha rischiato di essere
soppressa. Come pure il convento dei francescani di Giugliano, il cui podere fu
donato dal duca Pinelli ai Cappuccini i quali nel 1617 lo edificarono,
dedicandolo alla Madonna delle Grazie con annessa chiesa. Soppresso dalle leggi
francesi diventò una scuola e un ospizio per i mendicanti. Alla morte
dell’ultimo frate cercatore Fra’ Serafino Mallardo, avvenuta nel 1992, fu
valutata l’ipotesi della chiusura del convento, ma fortunatamente nella
struttura vi si svolgono tuttora diverse attività. Nella Mugnano del 1800, tra
i boschi e i meleti di un ameno luogo posto a sud-ovest della cittadella, Suor
Angela Maria Pignatelli acquistò dei locali, o quello che restava di un antico
rustico, per farne una casa per orfanelle e il 17 giugno del 1818 fondò il
Ritiro del Carmine. Nel 1835 la comunità era composta da 36 suore guidate dalla
Superiora Suor Maria Luisa Cirino e la sua Vicaria Suor Maria Felice Chianese.
La chiesa dedicata alla Madonna del Carmine fu eretta nel 1860 come si evince
dalla lapide a destra dell'ingresso e inaugurata con solenne cerimonia da Mons.
Vincenzo Taglialatela, Arcivescovo di Siponto, nel 1861; il primo curatore
della chiesa fu don Vincenzo Orlando. Nel 1937, a seguito della
mancanza di vocazioni, il ritiro fu ceduto alle suore Discepole di Gesù
Eucaristico guidato da Suor Maria Rosaria Fornari. Nel 1940 ebbe inizio la
scuola Elementare con regolare autorizzazione da parte del Provveditorato agli
Studi nel 1944, dopodichè, nel 1946, si diede inizio anche alla scuola Media
femminile. Tante sono le suore che hanno vissuto per molto o per poco tempo
presso la casa di Mugnano. Ne ricordiamo alcune in ordine casuale: Suor
Rosalia, Suor Silvestra (arrivata a Mugnano nel 1960), Suor Crocifissa, Suor
Arcangela (la prima suora guardiana dal 1937), Suor Augusta, Suor Raffaelina,
Suor Geminiana, Suor Vita Lucia, Suor Lina, Suor Gemma, Suor Jole (presente nel
2003, natia di Chiaiano) e l’ultima Superiora Suor Decorosa. La vita delle
suore in questa casa si svolgeva intensamente. L’ impegno di queste “piccole”
donne era profuso in diverse attività: spirituali, pedagogiche e artistiche.
Ricordo con particolare calore quando, durante le festività natalizie, nella
Cappella veniva addobbato su di una colonnina una piccola culla avvolta di
tulle con dentro una bellissima statuetta del Gesù Bambino. Il Capasso, nel suo
"Mugnano e Carpignano", ci racconta delle famose sfogliatelle del
Ritiro, le quali furono presentate finanche alla mensa dei reali di Francia e
di Fabrizio Corbera detto il Gattopardo. la Congregazione delle
Discepole di Gesù Eucaristico abbandonò il convento e Mugnano, ufficialmente
l'1settembre del 2003, ancora una volta per mancanza di vocazioni.
Carmine Cecere (Mugnano Storia Blog)
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Panorama Ritiro del Carmine |