Calvizzano, meno male che don Ciro c’è… E' un articolo pubblicato da calvizzanoweb nel 2016: ve lo riproponiamo
Luglio 2016
Don Ciro Tufo non è un parroco anticamorra, ma la
piovra la combatte ugualmente. Lo fa indirettamente, perché, attraverso le
numerose iniziative che sforna in continuazione, tiene impegnati diverse
centinaia di bambini e ragazzi, distogliendoli dai tentacoli della strada. Tre
ragazzi che vendevano droga, ora frequentano la parrocchia e non spacciano più.
Ma vi è di più. A una Calvizzano senza marciapiedi (quelli che esistono sono
per la maggior parte impraticabili), con poche strade (qualcuna anche chiusa),
tra l’altro pericolose e perennemente rotte; a una città piatta, tetra e priva
di iniziative sportive (qualcosa si sta muovendo solo nel campo del basket) e
culturali, fa da contraltare una chiesa attiva che, grazie all’operato di don
Ciro e don Paolo, due giovani preti aperti e moderni, sta facendo conoscere la
nostra città in Italia e nel Mondo. Il “Villaggio di Dio”, l’oratorio estivo
giunto alla terza edizione, che quest’anno ha cooptato millecentocinquanta
iscritti e tenuto impegnati oltre duecento animatori. Numeri da record. Il
rito dell’apertura della “Porta Santa”, seguito da oltre seimila fedeli.
Migliaia di persone in fila per ottenere nel giorno del Santo Patrono
l’indulgenza plenaria. Poi il tradizionale “incendio del campanile”, visto in
loco da diverse centinaia di cittadini e curiosi, e, grazie alle riprese del
nostro concittadino Fabrizio Ciccarelli, seguito in diretta da migliaia di
calvizzanesi sparsi in tutto il mondo.
L’anno scorso Calvizzano visse cinque giorni di
intensa spiritualità, accogliendo e ospitando, dal 28 al 31 maggio, le reliquie
di San Pio da Pietrelcina. Diverse migliaia di persone parteciparono
all’evento. Insomma, oratorio estivo e iniziative religiose stanno assicurando
benessere alla collettività e gran rientro d’immagine alla città. Il sindaco,
Giuseppe Salatiello, uomo scaltro e politico navigato, l’ha capito, perciò non
smette mai di tendere una mano alla Chiesa. L’ultima sua promessa è che il
Comune elargirà un contributo di 15mila euro, da aggiungere ai 10mila erogati
dalla parrocchia, per l’acquisto di un appezzamento di terreno adibito a
parcheggio nelle immediate adiacenze della chiesetta di San Pietro. Cose che,
forse, poco interessano ai cittadini: per loro è fondamentale che don Ciro c’è…