Opere pubbliche: ripartizione incentivi per funzioni tecniche Comune Marano

 

Località San Marco

La ripartizione degli incentivi previsti dall’art. 113 (commi 2 e 3 Dlgs 50/2016) sui contratti pubblici volti a remunerare lo svolgimento di alcune funzioni tecniche (Rup, direzione lavori, collaudi ecc.) nell’ambito delle procedure di realizzazione delle opere pubbliche è regolamentata. Il Comune di Marano ha approvato il proprio regolamento con delibera di giunta n.65/2019.

Esempio di ripartizione 

Importo (va preso come riferimento quello a base di gara) lavori messa in sicurezza del territorio dal rischio frana località San Marco (conclusi ad agosto 2022): 797mila225,85 euro.

Ai sensi dell’art. 5 del citato regolamento, l’incentivo da ripartire ammonta all’80% del 2% dell’importo lavori.

2% dell’importo lavori (797mila225,85 euro)= 15mila944,52 euro. 80% di 15mila944,52 euro=12mila755,61 euro (incentivo da ripartire).

Il restante 20% va destinato, secondo quanto prescritto dal comma 4 Dlgs 50/2016, all’acquisto di strumentazioni e tecnologie funzionali all’uso di metodi elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, all’attivazione di tirocini formativi, allo svolgimento di dottorati di ricerca, ecc.

Ai sensi dell’art. 7 del regolamento comunale (quello approvato con delibera di giunta 65/2019), i 12mila755,61euro vano così ripartiti: 45% al responsabile del procedimento (RUP); 10% al collaboratore Rup; 5% al collaboratore sicurezza esecuzione; 18% al direttore lavori; 6% al direttore operativo; 6% all’ispettore del cantiere; 5% al collaudatore Tecnico-Amministrativo; 5% al collaudatore statico.

Con determina del 22-11-2022, sono stati liquidati 5mila740 euro (45% di 12mila755) al Rup, ing. Giovanni Napoli. Attenzione: sono soldi (lordi) che spettano per legge.  Dalla somma bisogna detrarre 1.032 euro di oneri CPDEL (Cassa pensioni enti locali) e 368,78 euro oneri Irap. Alla fine restano 4mila338,64 euro netti, a nostro avviso pochi rapportati alle enormi responsabilità. Di questo argomento ne parliamo ora, perché la determina di liquidazione è stata pubblicata all’albo pretorio il 20 marzo 2023, cioè con 4 mesi di ritardo rispetto ai tempi previsti, essendo stata redatta il 22 novembre 2022.  

 

 

 

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