Calvizzano, nel progetto di rigenerazione urbana finanziato con fondi Pnrr previsti interventi di manutenzione e rifunzionalizzazione della chiesetta edificio ex Ipab dove alloggiavano le suore
Nel progetto originario di messa in sicurezza dell’edificio ex Ipab di via Ritiro e realizzazione di un Polo socio-culturale, finanziato durante la gestione commissariale con fondi del Dipartimento del Ministero dell’Interno per la somma di 2milioni300, non è previsto il restauro dell’antico luogo di culto annesso allo storico Palazzo. Bene ha fatto bene, a nostro avviso, il capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Calvizzano, ing. Lorenzo Tammaro, ad implementare tale restaurazione nel progetto di fattibilità tecnica ed economica di rigenerazione urbana, riguardante il nostro Comune (capofila) e quello di Monte di Procida, associatisi per raggiungere il numero di 15mila abitanti. Ora bisogna redigere i rispettivi progetti esecutivi e affidare i lavori entro il 30 giugno 2023
All'interno della chiesetta per alcuni anni (2016-2017) si è svolto il "Family Day", organizzato dal gruppo di spiritualità familiare CANA |
Il Ministero dell’Interno, ad ottobre 2022, ha
finanziato il progetto di rigenerazione urbana per
il quale Calvizzano (Comune capofila) si è associato con Monte di Procida per
superare la soglia dei 15 mila abitanti, necessaria per candidare i progetti ai
fondi del Pnrr. La somma ottenuta ammonta a 5milioni di euro (2milioni 500mila euro per ogni Comune). Per quanto concerne la parte progettuale riguardante
Calvizzano, è prevista la riqualificazione di via Conte Mirabelli, con
un’attenzione particolare alla piazza Umberto I°, luogo simbolo di Calvizzano,
di forte valenza storico-culturale e sociale, fino ad arrivare in via Pietro
Nenni, dove, in un appezzamento di terreno di proprietà comunale, adiacente
Villa Calvisia, trova collocazione la palestra all’aperto (lavori già iniziati). Una
delle novità progettuali riguarda gli interventi di manutenzione per il riuso e
la rifunzionalizzazione della chiesetta posta all’interno dell’ edificio ex
Ipab dove alloggiavano le suore, la cui costruzione terminò nel 1826, circa 200
anni fa.
La storia
La storia
“Il duca Giovanni Battista Pescara e i reverendo don
Paolo Sambuca di Atella s’interessarono ad aprire il 5 ottobre 1788 una casa
“Orfanotrofio” a rione Case Cavallo, oggi via Ritiro, per accogliere, educare e
istruire ragazze orfane, povere ed oneste. Più tardi furono accettate
giovanette che si dissero “oblate” (forse perché portavano una dote) e poi
monache”. Così scrive, a pag. 45, nel suo libro “Calvizzano ieri e oggi,
sprazzi di storia”, Luigi Di Maro, maestro elementare in
pensione, con la passione per la storia: abita a Mugnano ma ha insegnato
all’elementare Diaz per diversi anni. L’opuscolo, datato 1988, venne
sponsorizzato dall’amministrazione comunale, retta in quel periodo dalla
buonanima del sindaco socialista Antonio Ruggiero.
L’Istituto, verso la fine del ‘700, non
fu più chiamato orfanotrofio, ma Ritiro e, da ciò, anche la via assunse la
denominazione di via Ritiro. Accanto al Ritiro, nel 1818 fu iniziata la
costruzione, terminata nel 1826, della chiesa dell’Addolorata e di San
Francesco Saverio.
Dal 1922 l’Istituto è stato retto, fino
a pochi anni fa, dalle benemerite suore Catechiste del Sacro Cuore di
Gesù, la cui casa Generalizia è a Casoria. Essendo un bene ex IPAB (Istituto
pubblico di assistenza e beneficenza), nel 2009, ai tempi di Granata sindaco,
in seguito allo scioglimento di questo Ente avvenuto per legge, i beni (nel
caso nostro l’istituto di via Ritiro, i terreni dove è ubicato il centro
raccolta, eccetera) diventarono di proprietà comunale. La scelta politica fu
quella di continuare a farlo gestire dalle suore.
Va ricordato che, durante il terremoto dell’80, l’istituto fu danneggiato, quindi anche la chiesetta, ma venne completamente restaurata con i fondi della legge 219. Nonostante tutto, già da diversi anni nei muri della cappella sono riapparse alcune crepe che vanno eliminate per evitare ulteriori danni alla struttura.
All'interno della chiesetta, la mitica suo Antonella, direttrice dell'Istituto "Madonna del Buon Consiglio" di via Ritiro, insieme alla scrittrice Lella Di Marino |
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Nella chiesetta, il 3 agosto 2016 la scrittrice presentò il suo libro di poesie "La mia vita...in un verso" |
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Interno chiesetta: foto scattata durante un convegno organizzato dal gruppo familiare CANa |