Dopo l’ennesimo incidente di percorso calvizzanoweb ritorna a informare i propri lettori
Pochezza umana
Il 2022, sotto l’aspetto delle salute, per me non è iniziato nel migliore dei modi: nel giro di quattro mesi mi sono ammalato tre volte e ho dovuto, altrettante volte sospendere le pubblicazioni fino al giorno della guarigione. L’ultimo stop risale a venerdì 15 aprile, poiché mi sono beccato per la prima volta il covid (sintomatico, i primi due giorni me la sono vista brutta), nonostante le tre dosi di vaccino e un uso quasi maniacale della mascherina ffp2. Tantissime altre persone hanno vissuto la mia stessa condizione, ciò significa che sul covid, sulle varianti e sugli effetti dei vaccini deve essere ancora fatta tanta chiarezza. Tutto più chiaro, invece, l’aspetto umano e sociale legato a quest'altro mio piccolo incidente di percorso. In questi momenti, si misura il grado di affetto delle persone che ti stimano sinceramente, a parte quello degli stretti familiari, ma anche la pochezza dei "falsi positivi" (e quanti ce ne sono...), nel mio caso specifico di coloro che non sanno scindere l’aspetto giornalistico da quello umano. Le stesse persone (diverse) che si sono preoccupate del mio stato di salute, durante il penultimo episodio che mi ha costretto a stare nel letto, inviandomi messaggi di auguri di buona guarigione via whtsapp, via messenger o contattandomi telefonicamente ("disponi di me, sono a tua completa disposizione"), questa volta, non avendo, probabilmente, “digerito” qualche mio articolo, hanno preferito glissare. Eppure chi ha cliccato su calvizzanoweb era a conoscenza del motivo di questo stop forzato delle pubblicazioni. Ma non c’è da stupirsi più di tanto: la vita è fatta così, soprattutto quella di paese, dove, sulla carta, siamo tutti cumpare e cumpariello.
“Guagliò, mi ripeteva spesso mio
padre, buonanima, ma soprattutto grande uomo e umile operaio, quando giovincello
tornavo a casa un po’ mesto per qualche torto subito da chi annoveravo nell’elenco
dei miei migliori amici, al peggio non c’è mai fine, ma
tu cerca di essere sempre te stesso e porta avanti a testa alta i valori che ti
sono stati trasmessi”.
Quelle sue parole sono rimaste scolpite nella mia
mente: mi hanno aiutato a riflettere, soprattutto nei tanti momenti bui della
mia vita.
Mi.Ro.