Monaco di Baviera, una domenica al celebre “Deutsches Museum” raccontata da una guida turistica speciale: Enzo Salatiello, uomo di grande cultura e orgoglio calvizzanese
E' esposto anche il velivolo dei fratelli Wright |
La vita riprende
Salatiello al Museum |
Dopo ventisei mesi di stallo dovuti
alla pandemia da SARS-COVID 2, riprendono le attività anche per il settore
turistico qui a Monaco di Baviera, la domenica di Pasqua accompagno due
famiglie al celebre Deutsches Museum. Si tratta del più grande e
importante museo della Scienza e della Tecnica esistente al mondo, voluto da un
gruppo di ingegneri capeggiati da Oskar Von Miller agli inizi del secolo
scorso. Sei piani di cui uno interrato di meraviglie e più di 28.000 oggetti
esposti. Il museo sorge su un isolotto del fiume Isar che attraversa la città.
Nei suoi locali sono esposti reperti afferenti alla Fisica, Meccanica,
Farmacia, Biologia, navigazione, aeronautica, climatologia, Spazio,
Astronautica e tantissimo altro ancora. È esposto il velivolo dei fratelli
Wright, quelli del primo volo della storia. È presente un laboratorio di
strumenti musicali, di Matematica e di mineralogia, bilance e strumenti per la
misurazione della Terra. La mitologica Pascalina la prima
calcolatrice (meccanica) costruita dal filosofo e matematico Blaise Pascal. Lo
studio di Galileo, un planetario per l'osservazione dello Spazio, uno schermo
collegato con satellite geostazionario per il meteo, i primi computer grandi
come dei camion della Apple. È lì esposta anche un esemplare della famosissima
macchina decriptatrice della Seconda Guerra Mondiale Enigma! Nel
sottosuolo c'è la ricostruzione di una miniera di carbone. Inoltre ha spazi
dimostrativi sulle sperimentazioni dell'Alta Tensione; suggestiva la
dimostrazione del funzionamento della “Gabbia di Faraday” dove un addetto del
museo viene introdotto in una gabbia di ferro sulla quale viene sparata una
scarica di Alta Tensione di 2 milioni di volt! L'esperimento dimostra il
principio di Faraday lasciando indenne l'addetto! Vi è esposta qui all'inizio
del reparto di Fisica la pressa in legno usata da Johannes Gutenberg,
l'inventore della stampa a caratteri mobili. Il museo ha anche altre sedi: uno
in città che ha come tema i trasporti; un altro nella località di Schleißheim
che espone aerei e tutto quello che riguarda il volo; a Bonn c'è un'altra sede che ospita una
collezione strettamente relativa alla Scienza e alla Ricerca. Ultima sede a
essere aperta proprio in queste settimane a Norimberga (questo la dice lunga
sui tedeschi: in tempi di crisi sanitaria e finanziaria globali, hanno il
coraggio di investire nella cultura!) e ospita laboratori di Intelligenza
Artificiale, robotica e automazione dei sistemi integrati della società umana. Insomma
il futuro! Qui alla sede centrale esiste anche un Planetario con
una lente di marca “Carl Zeiss” dove è possibile scrutare il cielo e numerosi
altri congegni che dimostrano fenomeni della fisica, della matematica e della
chimica. Un tratto distintivo della cultura tedesca e il Kinderreich!
Il regno dei bambini, ambiente dove si possono assimilare alcuni semplici
concetti scientifici naturalmente giocando. La gente è ritornata ad affollare
il museo, qui, grazie ai bambini e alle scolaresche si respira un'aria allegra
e informale ma tutto è contenuto in una sacralità non ingessata o pomposa: qui
si capisce il meccanismo del mondo! Entriamo nella “Sala delle celebrità” e tra
gli Einstein, i Plank, i Diesel, i Siemens i Gauss, troviamo anche Leonardo, Galileo
Ferraris e lo stesso Galilei. Questo museo è anche la testimonianza della
grande e prepotente ascesa industriale e tecnologica della Germania degli
utlimi due secoli. Un faro splendente nel buio e nel degrado dell'ignoranza.
Enzo Salatiello
Altre foto che ci ha inviato Salatiello, scrittore e autore di numerosi libri