Marano, nel 1997 venne tracciata la mappa delle opere da conservare: per molte non è stata mai più avviata la pratica del vincolo presso la Sovrintendenza

 

Castello Monteleone

Tra i vari progetti che avrebbero dovuto contribuire a comporre il Patto Territoriale ce n’era uno che riguardava un percorso di rivisitazione dei luoghi storici di Marano. Pertanto, Osvaldo Cammarota, incaricato dai vari Comuni dell’area nord-ovest di Napoli di redigere lo studio preliminare del Patto, chiese all’assessore all’Assetto del Territorio dell’epoca, Biagio Sgariglia, una mappa aggiornata di tutti i monumenti ed edifici storici presenti sul territorio. Eccola.

Opere vincolate ai sensi della legge 1089/39 (riguarda i vincoli ai monumenti e agli edifici storici da parte della Sovrintendenza ai Beni architettonici, che deve autorizzare qualsiasi opera di manutenzione).

Chiesa San Castrese- Chiesa dell’Annunziata-Complesso monastico di Santa Maria degli Angeli- Eremo di Santa Maria di Pietraspaccata- Chiesa dello Spirito Santo – Castello di Monteleone- Villa Ezilda (ex palazzo dei Padri Bianchi) – Torre Caracciolo – Casa comunale -Complesso archeologico Ciaurro.

Opere all’epoca non ancora vincolate (ci risulta che il vincolo non sarebbe stato mai più chiesto)

Castello Scilla – Masseria di Foragnano – Masseria Dentice – Palazzo stile “liberty” al Corso Umberto, 146 – Palazzo “imitazione 1400” in via Merolla,51 – Casa colonica Masseria Grifone – Masseria De Biase su via Marano-Pianura – Cupa Orlando – Palazzo Guarino in via Casa Giarrusso, 19 – Palazzo Izzo (ex proprietà del vescovo Moio) in via Parrocchia – Palazzo Battagliese in via Roma – Palazzo Capece Sconditi in via Sconditi – Palazzo Dentice in via Casalanno – Palazzo Pisacane in corso Vittorio Emanuele – Palazzo dei conti Marzano in piazza Garibaldi – Palazzo De Vito all’angolo via Ferrigno-via Parrocchia.   

 

    

 

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