Mons. Raffaello Delle Nocche, illustre figlio di Marano: la sua figura verrà ricordata nella solennità di San Castrese
Quest’anno la Solennità di San Castrese, vescovo e martire, sarà una Festa del Santo Patrono speciale per la coincidenza del centesimo anniversario della elezione e consacrazione a vescovo di Tricarico (MT), di S. Ecc. Mons. Raffaello delle Nocche, avvenuta proprio l’11 febbraio 1922. Per ricordare l’illustre figura del venerabile monsignore che ebbe i natali a Marano, fu battezzato nella parrocchia di San Castrese e fondò l’ordine delle Discepole di Gesù Eucaristico che risiede tutt’oggi nel centro storico di Marano, giovedì 10 febbraio, ore 19.30, si terrà una veglia di preghiera presieduta da don Luigi Merluzzo che vedrà la duplice presenza di suor Maria Giuseppina Leo, madre superiora delle DGE e di padre Giovangiuseppe Califano, OFM, postulatore generale per le Cause dei Santi Francescani. Venerdì 11 febbraio, la solenne celebrazione delle 18:30 sarà presieduta da S. Ecc. Mons. Giovanni Intini attuale vescovo della Diocesi di Tricarico e successore di monsignor Delle Nocche, concelebrata da tutti i sacerdoti di Marano.
Breve bio di Mons. Delle Nocche
Mons. Raffaello Della
Nocche fu vescovo di Tricarico dal 1922 e fondò la congregazione delle Discepole
di Gesù Eucaristico.
“L’anno del Signore
1877 nel mese di Aprile si è amministrato il Battesimo da Don Carlo
Taglialatela coadiuvatore in chiesa, sotto condizione ad un fanciullo nato nel
dì 19 del mese di Aprile da Vincenzo Delle Nocche e Carmela Virgilio legittimi
genitori…domiciliati in luogo detto Recca. I nomi imposti al fanciullo sono
stati: Raffaele, Michele, Vincenzo. La levatrice fu Gaetana Enriquez”.
Questa è la
trascrizione del certificato di battesimo che, come si rileva, fu eseguito “sotto
condizione”. Che significa? Al momento di partorire la signora Carmela era
stata terrorizzata da un grosso rospo che, creduto uccello, lei era corsa a
raggiungere e ad afferrare. Partorì, allora, un bambino che sembrava essere
destinato a sicura morte tanto era stato grave lo shock. Siccome erano fervidi
cattolici, pensarono subito di battezzarlo loro stessi, come emergenza (fatto
previsto dalla religione cattolica).
Il giorno dopo, poi, il
rito fu perfezionato nella parrocchia San Castrese.
Il secondo battesimo,
allora era stato fatto “Sub conditione”. La frazione Recca, nota per la
produzione di ciliegie omonime, è posta abbastanza in alto rispetto al paese.
Nel 1822 la famiglia si
trasferì in paese, esattamente in via Casa Baiano 11.
Terminate le scuole
elementari a Marano, Delle Nocche frequentò l’Istituto Vittorio Emanuele a
Napoli fino al 1894. In tale data entrò in seminario per uscirne consacrato
sacerdote il primo giugno 1901. Quasi subito fu inviato a Lecce come segretario
del vescovo mons. Gennaro Trama. Alla fine del 1915 è nominato rettore del
seminario di Molfetta, ove resta fino al 1918.
L’11 febbraio 1922,
infine diventa vescovo di Tricarico. Il solenne ingresso in paese fu fatto l’8
settembre di quello stesso anno. Vi restò fino alla morte avvenuta per tumore
il 25 novembre 1960.
Svolse l’incarico
pastorale nella stessa città in cui il più giovane sindaco d’Italia del
dopoguerra, Rocco Scotellaro ebbe tutti contro, non escluso lo stesso sommo
prelato.
Il giorno dopo la sua
morte, un manifesto fatto affiggere dall’amministrazione comunale di Marano ne
diede notizia agli ignari maranesi che non lo vedevano da ben 38 anni (salvo
rarissime e fugaci apparizioni).
“Cittadini di cuore di
un illustre figlio di Marano, S.E. Rev.ma Mons. Raffaello Delle Nocche si è
spento. L’apostolo della carità, il fondatore dell’ordine delle Discepole di
Gesù Eucaristico, il Pastore Venerato della Diocesi di Tricarico, che tutta la
sua lunga esistenza ha dedicato al bene delle anime, all’amore per il prossimo,
all’assistenza degli umili, non è più.
L’amministrazione di
Marano, profondamente addolorata, prende vivissima parte al grande lutto.
Marano 26 novembre 1960. Il Commissario Straordinario Dr. Mario Liguori”.
Dal libro del giornalista e scrittore
Enzo Savanelli sulla storia e le tradizioni di Marano