Da ieri nel quartiere Arenella c’è “Largo Mario Abbate”: a 40 anni dalla morte l’amministrazione De Magistris ha reso onore alla figura di uno dei più grandi interpreti della canzone napoletana
Vi proponiamo “Ammore Amaro”, canzone di grandi sentimenti: vi consigliamo di ascoltarla fino all’ultima nota
Ieri, nel quartiere
Arenella, c’è stato lo svelamento della targa in ricordo di Mario Abbate, uno
dei più grandi interpreti della canzone napoletana. L’intitolazione si è svolta
alla presenza del sindaco, Luigi de Magistris, dell’assessore alla
Toponomastica, Alessandra Clemente, e dei familiari del cantante morto nel 1981
a 54 anni: era nato nel 1927.
Al secolo Salvatore Abbate, Mario aveva iniziato giovanissimo,
all’età di 9 anni. Era un artista poliedrico: oltre al canto si è dedicato con
successo anche alla recitazione, sia nel cinema che nel teatro, ma deve il suo
grande successo soprattutto alle sue straordinarie doti canore. A
consacrarlo definitivamente sono state le interpretazioni di Malafemmena, Anema e core, Luna caprese oltre
ad Indifferentemente,
secondo premio al Festival di Napoli del 1963, cantata in coppia con Mario
Trevi e tradotta ed incisa in vari Paesi. Anche suo fratello Alfonsino Abbate,
buonanima, era un bravo cantante.