Ce le ha inviate Davide Fabris, archeologo, storico e giornalista. Sono state scattate il 30 novembre 1997. Allo scavo parteciparono l'Archeoclub Mugnano (oggi N'Azione Napoletana) e l'Archeoclub Marano del compianto prof. Carlo Palermo
A novembre 1997, alla prima traversa Città Giardino furono riportati alla luce dai tecnici della Soprintendenza di Napoli importanti reperti archeologici. Furono rinvenute diverse cisterne, una tomba del 2° secolo a.C. e riaffiorarono alcuni cunicoli e resti di una villa di epoca romana che, nel tempo, è stata via via adattata e utilizzata fino al quarto secolo d.C. Furono, però, sepolti di nuovo, impietosamente. La Soprintendenza, in mancanza di fondi, non poté proseguire gli scavi, per cui riseppellì tutte le vestigia.
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Alfio Fabris, docente di Storia dell'Arte in pensione scomparso recentemente, è stato allievo del grande archeologo Mario Napoli |
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Davide Fabris mostra l'opera quasi reticolata del II secolo a.C. |
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Foto scattata il 2 luglio 1996, durante una riunione degli Archeoclub Marano e Mugnano a casa del prof. Palermo, con i rappresentanti della Soprintendenza archeologica di Napoli |
Nella prima foto in alto è rappresentata una cappella paleocristiana del V secolo: fu costruita sulle rovine della villa, come ci ha riferito Davide Fabris. E' antecedente quindi alla chiesa San Castrese che risale al nono secolo circa.