Biagio Chiariello, “un modello da imitare”: da sovraordinato venne proclamato personaggio dell’anno 2018 nell’ambito del “Premio Culturale Città di Calvizzano”

 

Chiariello, secondo da sinistra, riceve il premio di Personaggio dell'anno 2018

Premiato per il senso alto delle Istituzioni, per  lo spirito di sacrificio e attaccamento al dovere nello svolgimento nel duplice ruolo di comandante della Polizia municipale di Sant’Antimo e sovraordinato al Comune di Calvizzano

I componenti del Comitato “Premio Culturale Città di Calvizzano”, quando si riunirono a luglio 2018  per fare il punto della situazione, trovarono convergenza su un altro nome per la designazione del personaggio dell’anno. Ma a stravolgere  tutto fu  l’arrivo a Calvizzano del maggiore Biagio Chiariello, in quel periodo comandante della Polizia municipale di Sant’Antimo. Da sovraordinato di nomina prefettizia, Chiariello si occupò di Polizia municipale, Ambiente, controllo attività produttive e commercio. Non vogliamo sbilanciarci in giudizi enfatici, ma è incredibile quello che ha fatto per la nostra città in meno di quattro mesi (il suo operato continuò anche dopo l’assegnazione del premio), operando solo due giorni a settimana: il martedì e il giovedì. Fece liberare gli spazi occupati abusivamente dai commercianti, mise in campo le operazioni affissioni abusive e distacco cavi delle strade private agganciate alla pubblica illuminazione,  svolse il non facile ruolo di coordinatore delle pattuglie dell’esercito e della polizia municipale  per il controllo dei roghi in quattro Comuni dell’hinterland giuglianese con cabina di regia a Calvizzano. Poi si occupò anche delle scuole e della segnaletica stradale. Dulcis in fundo, trovò il tempo pure di organizzare due importanti convegni: quello sul bullismo   e cyberbullismo, tenutosi alla media Polo, e quello sulla legalità del 13 dicembre 2018 che si svolse nell’aula consiliare. Ma chi è questo signore che da tantissimi calvizzanesi venne visto come una sorta di “Capitano Ultimo”? Il comandante  Chiariello è una persona che  ha deciso da sempre di stare dalla parte dei “giusti” e di chi fa della propria vita una missione per la legalità. Nel suo curriculum, di tutto rispetto, vanta un  trascorso nell’Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato, dove ha transitato anche presso gli uffici del Viminale, e una forte esperienza di conoscitore degli ambienti criminali nei territori della provincia di Napoli, dopo aver lavorato presso gli uffici della Direzione Investigativa Antimafia, dove si occupava proprio di investigazioni giudiziarie che hanno portato alla condanna di molti esponenti criminali. A Calvizzano, nella veste di sovraordinato, si mise subito all’opera a disposizione della triade commissariale composta dai vice prefetti Luca Rotondi e Gerardo Quaranta e dal funzionario della Prefettura Francesco Prencipe, con i quali vi fu sin da subito una intensa collaborazione, finalizzata a un unico obiettivo: riportare la legalità in città. 

 

 

 

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