A Calvizzano c’era una volta l’incendio del Campanile: il rito avveniva il 25 luglio, in occasione della festa di San Giacomo
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Foto Salvatore De Marco |
Della tradizionale
Festa di San Giacomo, patrono di Calvizzano, e del rito dell’incendio del
Campanile, se ne parla anche nel libro degli itinerari culturali e dei
siti Unesco della Città Metropolitana. Forse chi ha compilato la guida non sa
che la tradizione è stata cancellata da diversi anni per mancanza di soldi e
per la fatiscenza dell’antico monumento architettonico, del quale è iniziato il
restauro. L’incendio del campanile è
una tradizione molto sentita a Calvizzano, un evento che si svolse per l’ultima
volta nel 2014, poi venne ripreso a gennaio 2016, perché l’ex amministrazione
partecipò al bando dell’Ept con un progetto che si classificò al primo
posto tra quelli finanziati dall’Ente provinciale per il turismo, per una somma
di 15mila euro. Il Campanile è il vanto di
Calvizzano, essendo uno dei monumenti architettonici più belli di Napoli
e provincia, ma era diventato pieno di crepe, quindi potenzialmente
pericoloso per la pubblica incolumità. A marzo 2018 fu messo in sicurezza
per la caduta di calcinacci: ora verrà ripristinato l’intonaco e potrà
continuare a risplendere.