Da Beniamino Esposito, papà di un bimbo di 10 anni, riceviamo e pubblichiamo: ”per molti politici la Dad è solo un acronimo”

 


Gentile direttore, a scrivere non è il presidente dello Sportello del cittadino o l'avvocato, ma, stavolta, in veste  di genitore, quale papà di un bimbo di 10 . Non so in quale illusione viva chi sta decidendo il tutto dall'alto, ma o non hanno la minima conoscenza della realtà delle scuole italiane oppure (ancora peggio) ce l'hanno,  ma fingono che vada tutto bene lasciando la patata bollente ai docenti, ai dirigenti (che  non  sempre , sono tecnologicamente preparati ) e a chi, ancora peggio non pagato, adeguatamente, deve occuparsi di tutte queste cose e nuove tecnologie.

In tutto questo c'è la grande incognita delle amministrazioni locali, da cui spesso dipendono gli abbonamenti a internet e le strutture delle reti scolastiche e pubbliche. Generalmente le grandi città , o i paesi più grandi,  hanno anche amministrazioni comunali con competenze all'altezza, ma nei piccoli paesi , come la mia città Marano , non è così: ci troviamo spesso a fare la guerra con i politici, che non capiscono, in alcuni casi,  l'importanza di una connessione, di una buona rete, soprattutto nelle zone periferiche, e che non conoscono nemmeno (da noi è così) la differenza fra FTTH e FTTC o addirittura fra ADSL e fibra ottica, in alcuni casi .Tutta brava gente , ma risultata spesso inadeguata.

Lasciamo perdere poi il capitolo segreterie scolastiche, piene di ex bidelli riconvertiti magicamente in personale amministrativo,  che spesso non sanno nemmeno accendere un PC.

So che voi non potete farci nulla e mi scuso di questo lungo comunicato, ma magari potreste anche solo sensibilizzare, col vs. articolo , un po' anche la percezione di genitori Dad e non Dad,  sulla tecnologia della scuola, è l 'alienazione ormai totale dei ns. piccoli, dovremmo fare fronte unico nel loro interesse e proporre noi soluzioni a loro, poiché alla fine siamo noi a casa ad esse poi chiamati a stampe , connessioni, attività straordinarie, mentre si creano gruppi e frange contrapposte , fatte spesso di tanti yesman o peggio prime donne. La politica non può lasciare una cosa pesante e tecnologicamente difficoltosa, come la DAD, deresponsabilizzando completamente  se stessa e scaricando tutto sui singoli istituti.

Vorrei invitare qualche politico nazionale e regionale , a far lezione a distanza, dalle nostre scuole: credo che nella maggior parte dei casi non saprebbe nemmeno da che parte girarsi, e credo che, in alcuni casi, i politici non sappiano neppure cosa sia veramente vivere la DAD nelle quattro mura domestiche, stress, ansia e problemi con gestori delle reti internet , ecc.. Magari per loro è solo un semplice acronimo. Io da legale continuerò le mie denunce. fossi anche l' unico e non mi fermerò .

Beniamino ESPOSITO

Cordiali saluti.

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