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Masseria Foragnano di Sopra |
Doveva diventare Parco Urbano il versante maranese
della collina dei Camaldoli che avrebbe abbracciato la zona di
Fuoragnano-Pietraspaccata, ma il progetto si arenò strada facendo. Nel 1998, le
commissioni “Assetto del Territorio” e “Cultura e Ambiente” dell’epoca
lavorarono a ritmi serrati per definire gli ultimi dettagli del progetto che
avrebbe dato la giusta dignità a uno dei luoghi più suggestivi del patrimonio
ambientale della città. Furono delineati anche i confini: a nord, via
Marano-Quarto; a ovestlimite con Quarto (via Paratine); a sud, abitato della
frazione di via Torre Caracciolo; a est, via Marano-Pianura, via Arecca.
“Abbiamo inteso salvaguardare – dichiararono i
componenti delle rispettive commissioni al periodico L’attesa – l’ultimo grande
spazio verde della collina che abbraccia il territorio maranese e creare il
primo parco urbano nel comprensorio a nord di Napoli. Tutta l’area è già
soggetta a vincolo idrogeologico e paesaggistico. Diventando oasi naturale, non
si potrà mettere più una pietra, neppure per costruire alberghi o complessi turistici”.
Dopo la prima fase di perimetrazione e di imposizione
del vincolo a cura degli organi preposti quali il Comune, la Regione, la
Soprintendenza, si sarebbe dovuto passare alla fase di progetto, che mirava
alla riqualificazione delle strutture e dei luoghi esistenti, ma tutto,
inspiegabilmente, finì nel dimenticatoio.
Pietraspaccata- Fuoragnano Bosco della
Salandra, Fauna, flora e risorse di una zona da salvare
La scheda che venne compilata all’epoca
Superficie complessiva dell’area interessata al parco:
285 ettari.
Morfologia del sottosuolo: tufo giallo napoletano
Patrimonio faunistico: 30 specie di esemplari
ornitici, fra nidificanti, svernanti e migratori. Fra i nidificanti: il merlo,
il pettirosso, la capinera, la cinciarella, lo scricciolo.. Tra i rapaci
diurni:: il gheppio, la poiana. Tra i rapaci notturni: la civetta, il
barbagianni, l’assiolo, l’allocco. Inoltre: l’upupa, il cuculo, lo storno, la
beccaccia. Carnivori: la volpe e la donnola. Roditori: ratto nero, topo
selvatico, moscardino.
Patrimonio floristico: castagneti, roverelle e olmi.
Risorse: l’agricoltura rappresenta un aspetto
essenziale di produzione e sostentamento. Alcune delle culture più pregiate del
territorio maranese sono qui presenti: uva falanghina e piedirosso, ciliege dell’Arecca,
piselli e ortaggi di particolare qualità.
Emergenze architettoniche: Torre Caracciolo (bastione
medioevale): Masseria di Fuoragnano di Sotto e di Sopra (di epoca angioina);
Chiesa rupestre di Santa Maria di Pietraspaccata (di epoca medioevale con
tracce romane). I percorsi sono un elemento importante dell’intera zona, ad
esempio via Pendin che, marcando il confine a nord dell’area, rappresenta
l’antico tracciato osco-romano che da Quarto risaliva la collina tagliando le
pareti tufacee in maniera estremamente ardita.