A febbraio 2019 venne bocciata in Consiglio la mozione del gruppo “l’Altra Marano” per chiedere l’istituzione del Parco Naturale Archeologico della Salandra utilizzando parte dei fondi europei Pics

 

Eremo di Pietraspaccata

Ecco la proposta de l’Altra Marano, all’epoca  composto dall’ex sindaco Bertini, oggi agli arresti domiciliari, e da Stefania Fanelli fuoriuscita  dal gruppo

 

Gruppo Consiliare “L’Altra Marano”

 

 

 

                                                                  Al Presidente del Consiglio Comunale

                                                                  Comune di Marano

                                                                  ________________________________

                                                         p.c.    al Segretario Generale

 

Marano, 12 febbraio 2019

 

 

Rif.08/19

 

Oggetto: mozione di indirizzo inerente la individuazione di progetti ai quali destinare parte dei fondi PICS

 

Con la presente lo scrivente gruppo consiliare chiede che venga posta all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile la seguente mozione di indirizzo.

 

MOZIONE DI INDIRIZZO

Il Consiglio Comunale

Visto

-      che nell’ambito del PO FESR 2014-2020 asse X sono stati assegnati al Comune di Marano fondi per l’ammontare complessivo di € 13.385.000,00

-      che con Delibera di Consiglio Comunale n° 6 del 28 dicembre 2018 si impegna l’Amministrazione a destinare almeno il 50% dei fondi assegnati alle frazioni nell’intento di promuoverne lo sviluppo e favorirne il miglioramento dei servizi

Considerato

-      che il territorio comunale dispone di risorse naturali e archeologiche importanti che possono e devono essere valorizzate e che alcune di queste, fra le più notevoli, insistono proprio nelle aree periferiche

-      Che fra i progetti che possono essere individuati come possibili destinatari dei finanziamenti PICS in quanto in linea con gli obbiettivi specifici dell’asse X può essere considerato per le frazioni San Rocco-Castelbelvedere quello che traendo il nome dal Castello Federiciano al quale si riferisce si può denominare “Castello Monteleone” mentre per la zona collinare che fa riferimento alla frazione di Torre Caracciolo può essere valutato il progetto che si può denominare “Parco Naturale Archeologico del Bosco della Salandra”

Analizzate le linee generali dei due progetti che si sintetizzano come segue

-      Nel contesto delle frazioni S.Rocco e Castelbelvedere si trova il Castello Federiciano edificato dall’imperatore Federico II tra il 1227 e il 1230 su progetto degli stessi architetti         che avevano costruito il più famoso Maschio Angioino a Napoli. Si tratta di un Castello di pregevolissima fattura e dall’inestimabile valore storico e architettonico, probabilmente il  più antico fra quelli realizzati nell’area Flegrea, che  risulta essere ancora di proprietà privata, e che dopo anni di incuria e abbandono che ne avevano provocato il degrado e messa a rischio la sopravvivenza, è attualmente oggetto di restauro sotto la direzione e la supervisione della Soprintendenza ai Beni Architettonici di Napoli. L’eventuale acquisto del prezioso immobile, la sua destinazione a Museo dell’Arte Contadina, per l’importante interesse turistico che ne deriverebbe potrebbero costituire un importante volano per il rilancio dell’area da sostenere con un opportuno incremento dei sistemi di trasporto. Il progetto incrocia le indicazioni dell’asse X dei PICS laddove fra gli obbiettivi pone la “valorizzazione dell’dentità culturale e turistica della città”. L’utilizzo di parte della struttura in funzione di incubatore d’impresa per start up che abbiano come target l’impresa agricola che, fra l’altro, è storicamente l’attività tipica della zona consentirà di intercettare le indicazioni dell’asse X laddove parla di sviluppo di nuove imprese.

-      Progetto “Parco Naturale Archeologico del Bosco della Salandra”. Il versante della Collina dei Camaldoli che degrada verso Marano è caratterizzato dalla macchia verde del Bosco della Salandra che occupa una superficie di oltre 600.000 mq. L’area boschiva interamente formata da alberi di castagno da cui un tempo si ricavavano le “ginelle”, strisce di corteccia con le quali si intrecciavano le classiche ceste di Marano, è costellata di reperti archeologici fra i quali il più significativo è l’Eremo rupestre di Pietra Spaccata e di particolare pregio sono le antiche masseria di Fuoragnano di sopra e Fuoragnano di sotto. Una più dettagliata e completa descrizione dell’area è riportata nell’allegata scheda di sintesi illustrativa dove allo stralcio cartografico si aggiunge una particolareggiata descrizione delle vestigia archeologiche, il quadro dei vincoli, un piano stralcio dell’assetto idrogeologico nonché il quadro normativo di riferimento. Le linee generali del progetto sono

o   Istituzione del parco urbano naturalistico-geologico ai sensi della L.R. n°7/2003 a estensione del Parco Regionale delle Colline

o   Valorizzazione in termini turistici delle esistenze naturali e archeologiche con la creazione di percorsi, il restauro e la riconversione delle antiche masserie, il restauro dell’Eremo di Pietraspaccata

o   Esproprio di parte dell’area G ( a destinazione urbanistica di attrezzature e servizi) per il coinvolgimento di associazioni e imprenditoria privata mediante la realizzazione di servizi quali un ostello per la gioventù, punti ristoro ed altro a fronte degli oneri manutentivi del parco

Sono evidenti le ricadute in termini di occupazione che insite in questo tipo di progetto considerando la riconversione turistica delle Masserie (percorsi equestri, bed end breakfast, cucine tipiche ecc.) sia nella gestione dell’accoglienza e dell’accompagnamento.

Nell’ambito del PO FESR 2014/2020 le indicazioni dell’ asse X si incrociano

o   Con la valorizzazione delle risorse culturali e turistiche della città

o   lo sviluppo di nuove imprese e rilancio di quelle esistenti

o   il miglioramento della qualità della vita attraverso il potenziamento della sicurezza urbana

o   la riorganizzazione e il potenziamento dei servizi territoriali

 

Considerando i due progetti di particolare interesse per la città

 

Il Consiglio Comunale delibera

 

di impegnare il Sindaco e l’Amministrazione a valutare l’opportunità di inserire fra i progetti da sostenere con i fondi PICS nell’ambito del PO FESR 2014/2020 di due progetti sopra richiamati e denominati “Castello Monteleone” e “Parco naturale archeologico del Bosco della Salandra”.

 

Distinti saluti

 

                                                                            Mauro Bertini  -  Stefania Fanelli

 

 

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