Calvizzano al voto, retrospettiva sulle amministrative degli ultimi 30 anni: 2001, l’anno della vittoria di Mario Morra (buonanima)

 

Pure nel 2001, come nel 1997, si affrontarono solo due liste: “Con Salatiello per Granata Sindaco” e “Lista Morra insieme per cambiare”. Vinse il medico nefrologo Mario Morra, all’epoca 55enne, con 4060 voti (52,8%) contro i 3627 (47,2%) di Granata. Ecco le rispettive liste. Insieme per cambiare: Giacomo Pirozzi, Giovanni Ciaramella, Tommaso Coseglia, Ugo Di Marino, Giuseppe Di Napoli, Gaetano Felaco, Gianluca Ferrillo, Gismondo Ferrillo, Antonio Gala, Antonio Migliaccio, Ivano Migliaccio, Giacomo Napolano, Giuseppe Napoletano, Ciro Castrese Nasti, Giacomo Ruggiero, Maria Sabatino, Mario Salatiello, Domenico Trinchillo, Pasquale Vaccaro, Giovanni Zapparella.  

Con Salatiello per Granata: Giuseppe Salatiello, Cristofaro Agliata, Luciano Borrelli, Francesco Cavallo, Corrado Di Maria, Gennaro Di Maro, Antonio Di Rosa, Antonio Ferrillo, Maria Antonietta Gilento, Crescenzo Grasso, Stefano Liccardi, Francesco Liccardo, Pasquale Napolano, Mattia Palumbo, Annunziata Simeone, Pietro Tarantino, Giacomo Trinchillo, Alfonso Velardi, Roberto Vellecco, Salvatore Visconti.

Entrarono nei banchi della maggioranza: Giacomo Pirozzi, Gianluca Ferrillo, Antonio Gala, Giovanni Zapparella, Ivano Migliaccio, Antonio Migliaccio, Gismondo Ferrillo, Domenico Trinchillo, Giacomo Napolano, Giuseppe Di Napoli, Giovanni Ciaramella, Gaetano Felaco, Giacomo Ruggiero.

In quelli della minoranza: Giuseppe Granata, Giuseppe Salatiello, Antonio Di Rosa, Roberto Vellecco, Francesco Liccardo, Luciano Borrelli, Antonio Ferrillo.

Morra nominò assessori Giacomo Pirozzi (Politiche sociali, sport e occupazione); Antonio Migliaccio (Finanze, tributi, programmazione), Gismondo Ferrillo (Personale e Nettezza Urbana), Giacomo Ruggiero (Polizia urbana, viabilità e trasporti), Ivano Migliaccio (Pubblica istruzione e patrimonio), Domenico Trinchillo (Assistenza).

Appena un mese dopo la sua elezione, Morra iniziò ad avere i primi problemi: tre esponenti della maggioranza, due di Forza Italia (Gianluca Ferrillo e Giacomo Napolano) e uno di Alleanza Nazionale (Antonio Gala) si costituirono come gruppo indipendente, formando in pratica una seconda minoranza che fece salire da sette a dieci il numero di oppositori, contro i soli 11 consiglieri di maggioranza. Morra cercò di ricucire lo strappo e, in certo qual modo vi riuscì, poiché, dopo circa un anno, i tre rientrarono in maggioranza, ma il rimanente percorso si rivelò molto arduo. Un percorso fortemente accidentato, che vide l’avvicendamento di numerose giunte e che ebbe la sua conclusione con le dimissioni del sindaco e di 11 consiglieri comunali. A scatenare il “gran botto” fu proprio Morra, come scrisse all’epoca il periodico Periferia, il quale, avvalendosi delle norme che regolano l’attività di un Primo cittadino, il 20 febbraio 2013 ripose, in via temporanea, il suo mandato amministrativo nelle mani della segretaria comunale. Il medico prestato alla politica pensava che, con tale mossa, avrebbe potuto sfruttare i 20 canonici giorni a lui concessi per legge, al fine di ricucire i difficili rapporti sia all’interno della propria maggioranza che tra alcuni assessori. Purtroppo questa sua azione non fornì l’effetto sperato. Anzi, fece solo da miccia per la deflagrazione del giorno dopo. Il 21 febbraio 2013, infatti, Giacomo Pirozzi, Gaetano Felaco, Gianluca Ferrillo, Gismondo Ferrillo, Antonio Gala, Ivano Migliaccio, Giacomo Napolano, Domenico Trinchillo, Giacomo Ruggiero, eletti nella “lista Morra” e i consiglieri di minoranza Giuseppe Granata e Luciano Borrelli (11 su 20, ovvero la metà più uno), ritenendo ormai insanabile la grave crisi politico-amministrativa, rassegnarono contestualmente e contemporaneamente le loro dimissioni, mandando a casa Morra. Il 24 febbraio 2013 la Prefettura inviò a Calvizzano la dottoressa Maria Elena Stasi, quale Commissario straordinario.          

 

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