Lo storico Palazzo Merolla fatto edificare nella
seconda metà dell’800 da Vincenzo Merolla (1823-1889), sindaco di Marano ininterrottamente
per 18 anni (da novembre 1870 al 1888) e consigliere provinciale per ben 27
anni, solo nel 1999 (epoca seconda amministrazione Bertini) venne dichiarato
dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, di particolare interesse
storico e sottoposto a vincolo, poiché “è un esempio di architettura di
notevole interesse”. Ma cosa vi rinvennero gli esperti per ritenerlo meritevole
di tutela?
La relazione artistica, di ampio respiro, della quale conserviamo copia, colloca idealmente il palazzo ottocentesco nell’ambiente
dell’allora piazza Arco, che, fino agli anni cinquanta, è stata il cuor della vita sociale e
commerciale di Marano; proprio il circolo ricreativo (Sala Riservata) al piano
terra del Palazzo era uno dei centri animatori della vita culturale dell’epoca.
Di seguito, viene esaminato il palazzo in ogni singola parte e si rileva che “i
prospetti esterni presentano al piano terra una trama muraria in stucco “a
bugnato liscio”, che si sviluppa a partire da una zoccolatura in pietra
vesuviana”. Degno di nota appare anche il portale con arco a tutto sesto che dà
accesso all’androne, “coperto da una volta a botte ribassata, decorata da
stucchi con il motivo classico “a cassettoni”. Di interesse artistico è
giudicata poi “la trabeazione a sbalzo, su piccole mensole” sovrapposte a
stucchi con motivi floreali.
Al centro della volta campeggia ancora uno stemma
nobiliare, forse quello della famiglia Merolla. Dalla corte, pavimentata in
basolato, si arriva al giardino pensile, posto all’altezza del primo piano del
palazzo, “con il quale è collegato attraverso un ponte ad arco in muratura”.
Viali, fontane, pergolati e pensiline in ferro battuto arricchiscono il
giardino.
“Anche all’interno – prosegue la relatrice Amalia
Scielzo – gli ambienti, nonostante il degrado, mostrano elementi strutturali e
decorazioni meritevoli di nota”.
Ra.Ro.
Il cantiere di
ristrutturazione di Palazzo Merolla venne inaugurato il 21 dicembre 2005, alla
presenza di rappresentanti della Soprintendenza ai Beni culturali. I lavori
dovevano terminare nel giro di un anno, invece, per alcuni inconvenienti,
terminarono nel 2008, durante l’amministrazione Perrotta. Il
restyling costò circa 4milioni di euro di fondi Fas (il comune sborsò circa
450mila euro di cofinanziamento), ma dopo alcuni anni la struttura già mostrò i
primi segni di degrado. Ora per il risanamento conservativo e la riqualificazione
dell’intero fabbricato sono stati preventivati un milione 800mila euro, una
parte degli 11milioni e mezzo di fondi Pics spettanti a Marano.
Interno palazzo Merolla |