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La stessa foto a corredo del primo articolo, pubblicato il 5 luglio 2009 |
Siamo appena agli inizi di una campagna elettorale
che si preannuncia al calor bianco, visto il tono dei commenti (molti dei quali
cestinati, perché anonimi e senza un senso logico) che stanno arrivando al
nostro blog, da quando l’avv. Oscar Pisani ha annunciato la sua candidatura a
sindaco con una lista civica slegata dalle logiche del passato. Siccome è spesso
chiamato in causa il direttore di calvizzanoweb Rosiello, per schiarire le idee
a chi le ha ancora confuse, riproponiamo un articolo di settembre 2018, nel
quale viene evidenziata la mission del nostro portale, rimasta sempre coerente negli
anni
Dopo un mese di vacanze estive, Calvizzanoweb riprende le pubblicazioni.
Prosegue, dunque, il cammino iniziato il 5 luglio 2009 e ancor prima (nel 2006)
con “Calvizzanonline”, il sito fondato da Peppe D’Errico, Stefania e Pasquale
Rosiello, a cui il sottoscritto forniva la maggior parte dei contenuti. La
mission è sempre quella originaria: contribuire a costruire una città migliore,
in tutti i sensi. Insieme a chi? A tutti coloro che abbiano a cuore le sorti
della città, ma soprattutto siano portatori di idee da proporre a una nuova
classe politico-amministrativa e dirigenziale che sappia poi tradurle in
progetti, visto il fallimento di quella che ha governato Calvizzano
negli ultimi venticinque anni. E’ quello che, d’altronde, emergerebbe dalla
relazione della Commissione d’indagine che ha portato allo scioglimento del
Consiglio comunale per infiltrazioni malavitose. Una situazione incresciosa che
dura da tempo: Calvizzano è rimasta al “Medio Evo” e non è stata neanche
minimamente sfiorata dal “Risorgimento”, per cui è indispensabile una
discontinuità con il passato per aprire nuove strade all’altezza della nuova
situazione. Vie che conducano nella direzione di una città moderna e
funzionale, in modo da far sentire i cittadini orgogliosi del senso di
appartenenza. Per quel che ci riguarda, il nostro mestiere resterà sempre
quello di raccontare e capire la realtà, come d’altronde abbiamo sempre fatto,
contribuendo, nel contempo, a suggerire idee, proposte e anche
soluzioni, proprio per stimolare il
dibattito a trecentosessanta gradi su tutte le questioni politico-sociali e
civili, con lo scopo di far crescere il livello di una comunità, dove la
cultura è sempre stata una sorta di participio passato, qualcosa che c’è stata
e che adesso non c’è più. Quel dibattito che, da queste parti, è sempre stato
carente, tranne rare eccezioni. Per raggiungere l’obiettivo di una Calvizzano
diversa che si scrolli di dosso il marchio infamante di una città sotto scacco
della camorra, bisogna partire dalla ricerca di luoghi in cui si pensano, ma
soprattutto si fanno cose nuove. Calvizzanoweb è uno di questi luoghi. In
cammino.
Mi. Ro.