COVID19 – A Giugliano prima autopsia in Campania su paziente conclamato. Già effettuate altre 10 su pazienti sospetti
Verificata la presenza di “scissuriti
polmonari” e “coagulazioni vasali”
E’ stata effettuata ieri presso il centro
di Medicina Legale dell’ospedale di Giugliano la prima autopsia in Campania su
un paziente COVID19 conclamato. La struttura giuglianese, infatti, è l’unica in
regione che risponde a tutti i requisiti strutturali, organizzativi e
tecnologici necessari ad effettuare l’esame autoptico su pazienti con infezione
da COVID19. Nel caso specifico, la richiesta di effettuazione dell’esame è
venuta nell’ambito di una denuncia. Ad oggi sono state effettuate altre dieci
autopsie su pazienti sospetti COVID19; tutti gli esami sono stati eseguiti su
richieste delle Procure di Napoli, Napoli Nord e Benevento. Nelle prossime ore
è attesa una nuova salma si un paziente conclamato COVID19.
La struttura di Giugliano ha
già effettuato altre dieci autopsie su salme con “sospetto COVID”. In tutti
casi si è agito su richiesta di approfondimenti da parte della magistratura. Ai
medici legali in questi casi è richiesto di valutare le lesioni anatomopatologiche
per determinare la causa della morte. Quando la valutazione del caso avviene
dopo 72 ore dalla morte, non è possibile individuare la presenza del virus
mediante il tampone orofaringeo. In questi casi è opportuno effettuare l’esame
autoptico per una valutazione anatomopatologica degli organi compromessi.
L’equipe dei medici guidata dal
dottor Maurizio Municinò, mediante l’esame autoptico ha verificato in alcuni
dei casi sospetti e in quello conclamato la presenza a livello macroscopico di
“scissuriti polmonari” e “coagulazioni vasali” riconducibili ad un’infezione da
COVID19. In un caso, poi, si sono evidenziate aree polmonari che presentavano
colorazioni molto più marcate, che potrebbero qualificarsi come zone
trombotiche. Queste prime valutazioni sono in linea con quanto sta emergendo
dagli esami autoptici effettuati in altre aree del Paese. Per tutte le autopsie
effettuate si è in attesa delle diagnosi anatomopatologiche degli organi e dei
tessuti prelevati.
Dice Antonio d’Amore, Direttore
Generale dell’ASL Napoli 2 Nord “Abbiamo presentato il Centro di
Medicina Legale di Giugliano lo scorso novembre ed oggi se ne inizia a
comprendere tutto il suo valore per il nostro sistema sanitario. Grazie alla
sua dotazione tecnologica, infrastrutturale ed alle professionalità che vi
lavorano, questo centro è l’unico in Campania ed uno dei pochi in Italia capace
di rispondere alle stringenti prescrizioni del Ministero della Salute circa le
autopsie su pazienti COVID. Anche in virtù di ciò, oltre alle convenzioni con
la Procura di Napoli Nord e la Procura di Napoli, di recente abbiamo chiuso la
convenzione con la Procura di Benevento e stiamo dialogando con le Procure di
Avellino e Torre Annunziata per accordi analoghi. Nella gestione del COVID19 il
valore dell’esame autoptico è essenziale non solo per dirimere questioni
medico-legali, ma anche per raccogliere preziose informazioni tecnico
scientifiche, utili per indirizzare l’attività clinica.”
La struttura di Giugliano è
dotata di una sala settoria con docce di decontaminazione, sistema di areazione
a pressione negativa e sistema di filtrazione dell’aria in uscita. Queste ed
altre caratteristiche (la TAC, il sistema di celle frigorifere, la dotazione
strumentale, etc) la qualificano – unica in Campania e tra le poche in Italia –
quale centro classificato di “terzo livello”.
Comunicato stampa