Al Comune di Calvizzano servono urgentemente altri Poliziotti municipali, il “Corpo" rischia l’estinzione: ai servizi esterni sono rimasti in tre
Con la quota 100, ad
agosto presenterà domanda di pensione anche Giovanni Ferrillo: resteranno in
servizio il comandante Vitantonio Marchesano (ha inoltrato domanda di
trasferimento), il vicecomandante, Raffaele Ferrillo (gli mancano pochi anni di
servizio per maturare la pensione), Claudio Trinchillo e Giuseppe Pirozzi
(inidoneo ai servizi esterni). Per dirla in maniera più semplice, in strada
vedremo solo due poliziotti municipali
“Eravamo quattro
amici al bar” (Franco Cipolletta, Giovanni Ferrillo, Lello Ferrillo,
Claudio Trinchillo), nota canzone di Gino Paoli; dopo il pensionamento di
Cipolletta “Siamo rimasti in tre” (intonano Giovanni Ferrillo, Lello
Ferrillo, Claudio Trinchillo), ritornello di un famoso brano musicale di
Domenico Modugno; appena andrà via Giovanni Ferrillo, a Lello Ferrillo e
Claudio Trinchillo non gli resta che canticchiare “Noi due nel mondo e nell’anima
dei Pooh”.
Ritornelli a parte, se non
verrà posto rimedio, la città corre il rischio di trovarsi solo con due
vigili operativi su strada. Con l'abolizione della legge Fornero, un altro
poliziotto municipale dei 5 in servizio (compreso il comandante e un inidoneo
ai servizi esterni) dopo il meritato pensionamento di Francesco Cipolletta, a
fine anno andrebbe in quiescenza, raggiungendo quota 100 tra anni di servizio
ed età anagrafica. Bisogna dunque provvedere a rimpinguare i ranghi del Corpo
di Polizia locale.
A coloro, che continuano a stigmatizzare
l’operato dei poliziotti municipali, vogliamo ricordare che la legge prevede un
vigile urbano ogni 700 abitanti (fino a poco tempo fa il rapporto era uno a
mille), per cui, in una città di circa 12mila abitanti come Calvizzano,
occorrerebbero perlomeno 18 poliziotti municipali. I passaggi amministrativi da
fare con urgenza dunque sono l’approvazione del bilancio di previsione e il
contestuale piano dei fabbisogni del personale.