Oggi ricorre un compleanno importante,
quello del colonnello Luigi Cortellessa, attualmente comandante dei carabinieri
politiche agricole e alimentari (controllo dell’autenticità del Made in Italy)
con sede centrale a Roma e due distaccamenti, uno a Parma e l’altro a Salerno.
Per me che, da corrispondente del “Giornale di Napoli-_Ultimissime”, l’ho
conosciuto nel periodo (1989-1995) in cui dirigeva la Compagnia dei Carabinieri
di Giugliano, resta “il Capitano”, un ufficiale inflessibile, ma uomo dai
grandi sentimenti. Legò il suo nome alla cattura di don Lorenzo Nuvoletta. Oggi
compie 58 anni: è sposato e ha due figli (il maschio è nato a Giugliano). Oltre
ad adempiere quasi maniacalmente ai suoi doveri, ha sempre coltivato la
passione della scrittura e, dopo varie pubblicazioni di carattere giuridico,
volle cimentarsi in un “romanzo investigativo” di successo che venne anche a
presentare a Giugliano il 6 febbraio 2014.
“La leggenda di Ripa di Malpasso”, il titolo della sua prima
esperienza narrativa, che si fregiò della prefazione di Roberto Gervaso. In 227
pagine, Libero Serra, giovane tenente catapultato in un paese dell’alto Sannio,
dipana il mistero della morte di una donna, avvenuta tanti anni prima e
archiviata perché superficiali accertamenti la attribuirono a cause
accidentali.
Alla presentazione del suo libro c’eravamo anche noi de l’attesa (il
giornale che ho fondato e diretto dal 2006 al 2013) e lui ci fece intendere che
c’è qualcosa di autobiografico nella figura e nelle vicende del tenente Serra.
D’altra parte, chi come noi l’ha conosciuto, lo avrebbe sicuramente
identificato con il protagonista del romanzo fin dalle prime pagine, quando
questi, da poco arrivato a destinazione, viene accompagnato in un bar a gustare
un buon caffè...
Tanti auguri, “capitano”, pardon colonnello.
Mi.Ro.