Il candidato sindaco Pirozzi scrive a Calvizzanoweb: “fuori le domande del signor Scherillo, chi fa politica non deve mai sottrarsi ai quesiti che gli vengono posti”
Riceviamo e pubblichiamo
Ciao Mimmo, scusa per il disturbo,
sono rientrato solo ieri a Calvizzano, ed i miei amici,
un poco incavolati, mi hanno informato che ancora una volta sono stato
menzionato sul tuo sito, come sempre in maniera non troppo lusinghiera, in
riferimento ad un post del sig. Scherillo.
Pur non essendo un assiduo frequentatore, sono andato a
curiosare, trovando in data 23.2.20, un breve commento su alcune domande che il
sig. Scherillo mi avrebbe fatto, tramite facebook, ritirando successivamente il post. Dalla lettura del tutto, a parte
la solita area di “caccia alle streghe” che spesso aleggia nei tuoi articoli,
non si fa alcun riferimento alle stesse domande. Pertanto, visto che chiunque
faccia politica, non si debba mai sottrarre alle interrogazioni che gli vengono
poste, a patto che siano pertinenti, educate e preferibilmente fatte da persone
intelligenti, ti chiedo:
considerata la tua
abilità nello stare sul pezzo, anche se in maniera quasi sempre partigiana, se ritieni che i quesiti del sig. Scherillo,
abbiano una valenza giornalistica, politica o sociale, puoi riformularmeli tu,
dando a me la possibilità di rispondere al giornalista
Rosiello, e non al sig. Scherillo, persona che non ho il piacere di conoscere,
ma so appartenere ad una storica famiglia di Calvizzano, con cui ho sempre
avuto rapporti di stima e rispetto, che non vorrei alterare in alcun modo.
In merito, invece, alle cause e modalità di eliminazione del post in oggetto,
la cosa mi incuriosisce; pertanto, considerato
che tu sai qualcosa più di me, almeno da come scrivi, ti invito a fare
un’inchiesta giornalistica, e, se vi sono gli estremi, anche una comunicazione
agli organi inquirenti; infatti, certi atteggiamenti squadristici e prevaricatori,
che appaiono trapelare in maniera subdola dal tuo breve commento e soprattutto
da quello dei due commentatori anonimi, non appartengono per educazione e cultura, in
alcun modo alla mia persona ed al mio
modo di essere.
Su questo la mia storia politica ed umana, ne è lo
specchio.
Ti chiedo scusa per il tempo rubato a te ed ai tuoi
lettori, aspettando tue notizie, auguro a voi tutti Buona Vita.
Giacomo
Dr. Pirozzi
Caro Giacomo, le domande del signor Adriano Scherillo, condensate
in un articolo pubblicato sul nostro blog e condiviso sui gruppi social (il post
su facebook al quale tu fai cenno), sono state cancellate per volontà dello
stesso Scherillo, il quale “stranamente” ha cambiato idea, a distanza di alcune
ore dalla pubblicazione. Si tratta di normali quesiti, ai quali, conoscendoti
bene, avresti dato una risposta molto puntuale. Non l’hai potuto fare perché
sei stato per alcuni giorni all’estero. Pertanto, invito il signor Scherillo,
calvizzanese trapiantato da diversi anni in Olanda, a riformularli. Non occorre,
dunque, alcuna inchiesta giornalistica per capire il motivo del ripensamento
del signor Scherillo. Probabilmente, ma questa è solo una mia supposizione,
sarà stato tempestato di chiamate da parte di qualche conoscente che lo avrebbe
invitato a non esprimere alcuna opinione e a starsene in disparte in un momento
così delicato che precede le amministrative. Fino a quando c’è questo alone di
medievalità, caro Giacomo, il paese non crescerà mai. Adesso, anche qualche mia
considerazione. La “caccia alle streghe”
che aleggia nei miei articoli, come tu scrivi, sono indagini, quelle serie, confermate con i
fatti, che servono ad evidenziare tutte le contraddizioni politiche e
amministrative accadute a Calvizzano negli ultimi venti anni, senza guardare in
faccia a nessuno, dopodiché ogni cittadino farà le proprie considerazioni al
momento del voto. La partigianeria.
Confermo di fare informazione partigiana, solo ed esclusivamente al servizio
dei cittadini, anche di quelli che si lamentano da una vita e poi votano sempre
le stesse persone (soprattutto quelle incapaci) che gli assicurano favori a 360
gradi. Caro Giacomo, sei il “padrone” di questo blog (non sito), puoi inviarci tutto
quello che ritieni opportuno, tu non rubi il tempo né a me né ai lettori:
parafrasando il titolo della canzone di un noto cantautore napoletano, “Scrivimi”
…un po’ più spesso, visto che adesso ce n’è motivo.
Mi.Ro.