In data odierna i Carabinieri del ROS hanno dato esecuzione a
un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa, su richiesta
della Direzione distrettuale antimafia della Procura della repubblica di
Napoli, dal GIP del locale Tribunale nei confronti di 3 persone (due sottoposte
agli arresti domiciliari e una alla sospensione dai pubblici uffici per 12
mesi) poiché indagate, a vario titolo, dei reati di cui agli artt. 110 e 416
bis cod. pen. (concorso esterno in associazione mafiosa) e corruzione per atti
contrari ai doveri d’ufficio aggravata dalle finalità mafiose (artt. 319, 319
bise 321 cod. pen. e 416 bis.1 cod. pen), per aver favorito il clan Polverino operante
a Marano di Napoli e comuni limitrofi. Il provvedimento restrittivo trae
origine da indagini svolte dai Carabinieri del Reparto Anticrimine di Napoli in
prosecuzione di quelle che il 24 maggio 2017 hanno portato all’esecuzione di
una misura cautelare in carcere e agli arresti domiciliari di 5 persone
indagate dei reati di concorso esterno in associazione mafiosa e altro.
All’epoca, l’attività investigativa aveva consentito di documentare come gli
imprenditori santantimesi Aniello e Raffaele Cesaro, in società occulta con
esponenti del sodalizio camorristico dei Polverino di Marano di Napoli e, in
particolare, con il sostegno economico del capo clan Polverino Giuseppe detto
‘o Barone, tra gli anni 2005/2006 fossero riusciti ad aggiudicarsi la
concessione per l’esecuzione dei lavori di realizzazione del locale Piano di
insediamento produttivo. I successivi approfondimenti, sviluppati attraverso
mirati accertamenti di tipo patrimoniale e bancario a riscontro del contenuto
di intercettazioni e di dichiarazioni rese dagli indagati successivamente
all’operazione del maggio 2017, hanno permesso di ricostruire il ruolo avuto da
parte di figure appartenenti alla Amministrazione comunale di Marano di Napoli
e al settore dell’imprenditoria nella specifica vicenda. In particolare, dalle
nuove risultanze, è emerso come Bertini Mauro cl. 1944, destinatario della
misura degli arresti domiciliari, e Santelia Armando cl. 1957, destinatario
della misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici,
rispettivamente sindaco e responsabile dell’Ufficio tecnico del comune di
Marano di Napoli all’epoca dei fatti contestati, il primo anche previa indebita
corresponsione della somma di 125mila euro da parte dei fratelli Aniello e
Raffaele Cesaro, avrebbero favorito l’aggiudicazione alla società riconducibile
a quest’ultimi della concessione per la commessa dell’importante opera
pubblica, del complessivo valore di oltre 40 milioni di euro. In tale contesto,
Simeoli Angelo cl. 1942, alias Bastone, altro indagato destinatario della
misura degli arresti domiciliari, imprenditore edile già a processo per il
reato di concorso esterno in associazione mafiosa (clan Polverino),pienamente
compartecipe dell’accordo corruttivo, monetizzava, celando tali operazioni
nell’ambito di attività svolte da proprie società, nr. 5 assegni bancari per
complessivi 62 mila e 500 euro, somma poi fatta avere al Bertini, a saldo di
altri 50mila euro, corrisposti in contanti al primo cittadino di allora
direttamente dai fratelli Cesaro. Bertini e Simeoli sono inoltre indagati con
l’odierno provvedimento per la realizzazione, tra gli anni 2004-2006, in
violazione del PRG comunale vigente, di un complesso residenziale composto da
27 appartamenti e 9 attività commerciali, edificato con l’abbattimento di una
vecchia tenuta in stato di abbandono, denominata Masseria Galeota. I lavori
sono stati eseguiti da una società di costruzioni del Simeoli che, al fine di
ricevere le previste autorizzazioni, consegnava a Bertini, sindaco in carica
dell’epoca, una somma di denaro non quantificata. Infatti, Santelia, dirigente
dell’Ufficio tecnico, già a processo, poi prescritto, per le relative violazioni
in materia urbanistica, su direttive del sindaco Bertini, aveva consentito a
Simeoli di presentare il progetto con una semplice Dichiarazione di inizio
attività (D.i.a.), in luogo della necessaria concessione edilizia.
Contestualmente è stata data esecuzione a un provvedimento di sequestro
preventivo, emesso da questo Ufficio di Procura, di beni mobili e immobili per
un valore stimato in circa 1 milione di euro. Arresti domiciliari BERTINI MAURO
Attuale consigliere comunale d’opposizione (lista civica di centro-sinistra
L’Altra Marano) del Comune di Marano di Napoli SIMEOLI Angelo Imprenditore
edile Sospensione dall’esercizio di attività inerenti il pubblico ufficio o il
pubblico servizio SANTELIA Armando Responsabile attuale del Settore VIII (urbanistica
e Territorio) del Comune di Ottaviano.
Sala Stampa - Comando Provinciale Carabinieri di Napoli