Calvizzano, casse comunali all’asciutto a causa di gestioni allegre del passato: e gli artefici del dissanguamento hanno pure la sfacciataggine di ricandidarsi. Meno male che i Commissari straordinari hanno limitato i danni
Tra ratei di mutuo,
stipendi e copertura del disavanzo di amministrazione pregresso, occorrono
circa tre milioni di euro all’anno. Alla fine resta ben poco da poter
spendere. L’alternativa? Economizzare, cominciando a tagliare gli sprechi, a
evitare spese inutili e attivarsi per reperire nuove fonti di
finanziamento ( pubbliche e private) a costo zero per il Comune, altrimenti si
corre il serio rischio di non avere in cassa neanche i soldi per poter
riparare le buche stradali
I conti sono semplici e lineari: annualmente, tra stipendi,
ratei di mutuo e debiti vari, occorrono poco meno di 3 milioni di euro,
pertanto restano poche centinaia di migliaia di euro delle entrate di bilancio
da destinare alla programmazione degli interventi sul territorio. In
dettaglio le spese annuali a gestione vincolata. Un milione400mila euro servono
per pagare gli stipendi ai dipendenti. Grava pure sul Comune la spesa di 86
mila 800 euro prevista per l’integrazione agli 11 lavoratori socialmente
utili, stipendiati dall’Inps. 857 mila euro (l’anno scorso il
debito ammontava a circa un milione di euro) necessitano per il pagamento delle rate dei prestiti obbligazionari e delle rate dei mutui contratti negli anni
passati con la Cassa Depositi e Prestiti (tra cui anche quello più recente di
850mila euro per gli espropri della villa comunale), poi ci sono le tranche
annuali da liquidare agli Enti che hanno transatto i loro crediti con il
Comune, tra cui Acqua Campania (rata annuale di circa 159mila euro) e Consorzio cimiteriale
Mugnano-Calvizzano (rata annuale di 41mila106,75 euro). Tra i debiti è
compresa anche la rata annuale (la più sostanziosa) occorrente per rimborsare
allo Stato la quota capitale più gli interessi dei due prestiti ammontanti a
7milioni600mila euro, ottenuti in base al decreto spalma debiti. 327mila 812
euro, infine, vanno messi da parte annualmente (e per altri 25
anni) per ripianare il disavanzo tecnico di circa 10milioni di euro. Sommando le cifre in grassetto si arriva a
circa tre milioni di euro.