Prima di essere ammazzato riuscì a mettere
in salvo il ragazzino seduto sulle sue gambe
La foto sopra riportata venne scattata il 2 luglio 2007 a Marano, a Piazza della
Pace, durante una manifestazione per ricordare in carabiniere Nuvoletta, a
distanza di 25 anni dalla sua morte. A sinistra Bruno D’Aria (il ragazzo
salvato dal carabiniere, nel 2007 aveva 34 anni); alla sue spalle si intravede
Lucio Di Pietro, all’epoca Procuratore antimafia; poi seduto, il papà di
Salvatore, Ferdinando Nuvoletta (morto a novembre 2018: aveva 93 anni); Nando
Dala Chiesa; Gennaro Nuvoletta e il generale Maurizio Scoppa. Nelle prime ore
del 2 luglio 1982, Salvatore Nuvoletta, carabiniere in servizio presso la
stazione di Casal di Principe, si trovava al Corso Europa a Marano. Qui fu
colpito da un gruppo killer che, da brevissima distanza, esplose numerosi colpi
di pistola, colpendolo al volto e al torace. Salvatore riuscì a scaraventare a
terra Bruno D’Anania, un ragazzino di appena 9 anni che, in quel momento, stava
seduto sulle sue gambe. Grazie a quel gesto, D’Aria uscì miracolosamente illeso,
anche perché riuscì a fuggire nel sottoscala di un palazzo adiacente al luogo
del delitto. Nel 2007, quel ragazzino aveva 32 anni, e non volle mancare alla
cerimonia di commemorazione del venticinquesimo anniversario dell’uccisione del
carabiniere Salvatore Nuvoletta, svoltasi a Piazza della Pace.
“Dopo un anno e mezzo di ricerche- dichiarò al giornale
“L’attesa” Gennaro Nuvoletta, fratello di Salvatore – sono riuscito a
trovare Bruno: vive in Germania, dove lavora per una società di import-export.
Quando gli ho detto se voleva fare da testimonial della manifestazione, non ha
avuto nemmeno un attimo di esitazione”.
Bruno D’Aria intervistato nel 2013 da
Paolo Cuccaro di Marano News 24