Calvizzano, prof. Luigi Trinchillo: uomo di fede di cultura e d’azione



Gli uomini che hanno il cuore pieno di ideali, ma soprattutto i santi che lo hanno pieno di Dio, somigliano ai fuochi d’artificio: puntano al Cielo, esplodono e cadono verso la terra illuminandola e donandole bellezza”.

Non sono parole mie: le ha utilizzate don Calogero d’Ugo, direttore della Scuola di formazione Sociopolitica dell’Arcidiocesi di Palermo, mutuandole dal testo di un autore non molto noto, nel ricordare la figura di  Plinio Correa de Oliviera, studioso, ma soprattutto uomo di fede, di cultura e d’azione. Sono parole che, a mio avviso, calzano a pennello per descrivere il prof. Luigi Trinchillo, uomo di fede, di cultura e, da qualche anno, anche d’azione, perché, spronato dall’instancabile parroco di Calvizzano don Ciro e da noi di Calvizzanoweb, ci sta regalando chicche sul patrimonio storico-artistico della città di valore incommensurabile: le sue ricerche hanno contribuito a fare chiarezza sulla storia delle cappelle della chiesa Santa Maria delle Grazie, del campanile, della congrega dell’Assunta, della vecchia chiesa gentilizia di Santa Margherita e dell’antica chiesa San Giacomo. Il prof. Trinchillo, docente in pensione di storia, italiano, latino e greco e massima espressione culturale di Calvizzano, è, a mio modesto avviso,  il nuovo “Vicienzo ‘o Sant” (le persone che hanno superato i cinquant’anni lo ricordano bene). E’ stato un professore molto amato di suoi ex studenti (tra i quali il maggiore Chiariello, comandante della Polizia locale di Frattamaggiore e sovraordinato a Calvizzano) per la sua umanità e per la sua umiltà.  Ogni qualvolta l’ho pregato di scrivere qualcosa su un determinato argomento, non si è mai tirato indietro. Ultimamente (prima dell’estate) l’ho fatto per la descrizione degli elementi presenti sulla facciata anteriore della Chiesa San Giacomo che mi ha inviato via mail con queste testuali parole:  Caro Mimmo, ti invio la relazione da me elaborata sulla facciata della nostra splendida Chiesa Parrocchiale di Calvizzano. Spero che questo ulteriore mio piccolo contributo fornito per la diffusione delle notizie sul patrimonio storico-artistico del Paese sia rispondente alle tue attese. Mi auguro sempre di non deluderti, anche se mi rendo conto che i miei scritti eccedono nella lunghezza quello che tu forse puoi utilizzare senza costringerti a fare un super/lavoro per renderli adatti alle necessità di una comunicazione rapida. A mia discolpa, dico che devi tuttavia renderti conto che un documento come quello che ora ti invio tende ad avere una finalità educativa che va aldilà della semplice comunicazione "usa e getta". Ti ringrazio sempre per l'attenzione che mi riservi. Naturalmente sei non solo autorizzato, ma addirittura invitato a tagliare e limare quanto ti mando, per renderlo adatto a ciò cui tu destini i tuoi interventi. In attesa di vederci di persona, ti auguro una buona notte, vista l'ora (di cui mi scuso!). Tuo (prof) Luigi”.  Grazie prof. per quello che stai facendo per Calvizzano: "sei un grande uomo". 
Mi.Ro.


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