Lo scrisse su manifesti murali apparsi in città ad aprile 2015. L’amministrazione
Granata, nel 2008, non fece più applicare la tassa sui passi carrai
Nella delibera di giunta si legge a chiare lettere "di esonerare dal 2008 l'applicazione della tassa sui passi carrabili" |
Sulla questione passi carrabili scese in campo il partito democratico. In
seguito all’arrivo di circa 400 avvisi di accertamento nelle case dei
proprietari degli immobili asserviti da passi carrai, il Partito democratico, agli
inizi di aprile 2015, attraverso manifesti murali, invitò i cittadini a
non pagare l’odiosa gabella, compreso i cinque anni di arretrati, adducendo i
seguenti motivi: non c’è un regolamento istitutivo dei passi carrabili (invece
c’era fin dal 1994 e fu rifatto nel 2015, ndr); non sono mai state rilasciate
autorizzazioni, previa richiesta degli stessi; non è mai stato garantito il
servizio di rimozione o di verbalizzazione dal parte della Polizia municipale.
In pratica, ignoravano che, nel 2008, la giunta dell’epoca (delibera 26 del 6
maggio 2008) concesse l’esenzione dal pagamento della tassa sui passi carrabili.
La legge dava la facoltà ai Comuni, come si evince dalla delibera di giunta
menzionata, di non applicare la tassa sui passi carrabili, l’amministrazione
Granata optò per l’esonero, dopo aver avuto i pareri favorevoli del funzionario
addetto alla Tosap, del ragioniere capo e del segretario comunale. I componenti
di quella giunta erano gli assessori Antonio Mauriello (ricopriva anche
l’incarico di vice sindaco), Luciano Borrelli, Francesco Cavallo, Michele
D’Ambra, Antonio Di Rosa, Antonio Ferrillo, Pasquale Napolano.