34 anni fa l'omicidio di Giancarlo Siani, a Napoli la giornata della memoria: targa premio alla giornalista maranese Angela Mallardo
L'inaugurazione della
rinnovata 'Sala Mehari' al Pan, la presentazione della neonata fondazione che
porta il suo nome e la consegna dei riconoscimenti del premio Siani. Così è stato
ricordato il giornalista ucciso il 23 settembre 1985 a soli 26 anni. Presenti
alle iniziative anche Fnsi e Sugc. Una 'sala
della memoria' al museo Pan - Palazzo delle Arti di Napoli per ricordare le
vittime innocenti della criminalità organizzata e la presentazione della
Fondazione dedicata a chi, come Giancarlo Siani, dalla camorra è stato
ammazzato. È così che, a 34 anni dalla morte, è stato ricordato il giornalista
del Mattino ucciso il 23 settembre del 1985 a soli 26 anni.
La giornata ha preso il via con la deposizione
di una corona di fiori ai piedi delle rampe a lui intitolate alla presenza del
sindaco del capoluogo partenopeo, Luigi de Magistris. Poi l'inaugurazione della
rinnovata 'Sala Mehari' al Pan, la presentazione alle autorità e alla stampa
della neonata fondazione 'Giancarlo Siani' e la consegna dei riconoscimenti
dell'omonimo premio, giunto alla sedicesima edizione.
La nuova sala
A fare da sfondo, nella sala della memoria in ricordo delle vittime innocenti di camorra che ha come simbolo la Mehari che fu di Giancarlo Siani, le foto di una giornata al mare con gli amici, con un pallone o alla guida della sua auto. Foto di vita quotidiana, di un ragazzo come tanti altri con le passioni di un ventenne, «perché Giancarlo era un ragazzo come gli altri» ha sottolineato Paolo Siani inaugurando la sala. Sulla volta i nomi delle vittime innocenti di camorra in Campania, ben 180. Su un'altra parete i volti di 28 giornalisti ammazzati nel compimento del loro lavoro, da Ilaria Alpi a Graziella De Palo a Giuseppe Impastato, e un pannello che ricorda il viaggio della Mehari effettuato nel 2013 quando l'auto fu rimessa in circolazione per una staffetta della legalità.
L'inaugurazione della sala della memoria è stato il momento più significativo della giornata di celebrazioni previste in ricordo del giornalista. «Sarà la sala di tutte vittime innocenti di mafia e del riscatto di Napoli – ha ribadito Paolo Siani, fratello di Giancarlo –. È qualcosa che mi inorgoglisce e che spero possa diventare un simbolo di riscatto per questa città. Napoli non esporta solo malaffare, ma è anche un importante esempio di antimafia sociale. Da oggi la città avrà il suo luogo della memoria».
La Fondazione
Il ricordo di Giancarlo Siani verrà portato avanti dalla neonata fondazione che ne porta il nome. A presiederla saranno i figli di Paolo Siani, Gianmario e Ludovica. «Vogliamo provare – ha spiegato Gianmario Siani – a studiare quello che guardava Giancarlo e a carpirne i cambiamenti. Per esempio la questione dei giornalisti precari, come lo era lui, sapendo che l'informazione è meno libera se non si danno garanzie ai giovani giornalisti. Proporremo dei convegni, ma con l'impegno che devono servire a cambiare qualcosa».
Il premio
A chiudere la mattinata, la consegna delle targhe del Premio Siani a diciotto scuole della Campania e agli scrittori Maria Franco, Angela Mallardo, Raffaele Sardo, Federica Angeli, Dario Cirrincione, Nello Trocchia e Paolo Borrometi.
Fonte FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana, il sindacato dei giornalisti)
La nuova sala
A fare da sfondo, nella sala della memoria in ricordo delle vittime innocenti di camorra che ha come simbolo la Mehari che fu di Giancarlo Siani, le foto di una giornata al mare con gli amici, con un pallone o alla guida della sua auto. Foto di vita quotidiana, di un ragazzo come tanti altri con le passioni di un ventenne, «perché Giancarlo era un ragazzo come gli altri» ha sottolineato Paolo Siani inaugurando la sala. Sulla volta i nomi delle vittime innocenti di camorra in Campania, ben 180. Su un'altra parete i volti di 28 giornalisti ammazzati nel compimento del loro lavoro, da Ilaria Alpi a Graziella De Palo a Giuseppe Impastato, e un pannello che ricorda il viaggio della Mehari effettuato nel 2013 quando l'auto fu rimessa in circolazione per una staffetta della legalità.
L'inaugurazione della sala della memoria è stato il momento più significativo della giornata di celebrazioni previste in ricordo del giornalista. «Sarà la sala di tutte vittime innocenti di mafia e del riscatto di Napoli – ha ribadito Paolo Siani, fratello di Giancarlo –. È qualcosa che mi inorgoglisce e che spero possa diventare un simbolo di riscatto per questa città. Napoli non esporta solo malaffare, ma è anche un importante esempio di antimafia sociale. Da oggi la città avrà il suo luogo della memoria».
La Fondazione
Il ricordo di Giancarlo Siani verrà portato avanti dalla neonata fondazione che ne porta il nome. A presiederla saranno i figli di Paolo Siani, Gianmario e Ludovica. «Vogliamo provare – ha spiegato Gianmario Siani – a studiare quello che guardava Giancarlo e a carpirne i cambiamenti. Per esempio la questione dei giornalisti precari, come lo era lui, sapendo che l'informazione è meno libera se non si danno garanzie ai giovani giornalisti. Proporremo dei convegni, ma con l'impegno che devono servire a cambiare qualcosa».
Il premio
A chiudere la mattinata, la consegna delle targhe del Premio Siani a diciotto scuole della Campania e agli scrittori Maria Franco, Angela Mallardo, Raffaele Sardo, Federica Angeli, Dario Cirrincione, Nello Trocchia e Paolo Borrometi.
Fonte FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana, il sindacato dei giornalisti)
Angela Mallardo premiata per il libro “Giancarlo Siani
– Il bambino che vivrà per sempre”
Complimenti ad Angela Mallardo per la
targa premio ricevuta per il suo libro “Giancarlo Siani –
Il bambino che vivrà per sempre” in occasione della giornata della memoria dedicata al giornalista
napoletano de “Il Mattino” brutalmente ucciso il 23 Settembre del 1985 in un
agguato di camorra. Un
percorso narrativo per bambini di educazione alla legalità e alla cittadinanza
consapevole attraverso l’esempio di Giancarlo Siani. Angela Mallardo,
giornalista, scrittrice ma soprattutto ‘maestra’ di lungo corso oggi insegnante presso il 2°Circolo
didattico “Giancarlo Siani” di Mugnano di Napoli dove ha progettato e coordinato
numerose attività di educazione ambientale e di inclusione sociale e dove
attualmente è la referente alla Legalità e responsabile della Valutazione.
Angela Mallardo è stata una delle redattrici di punta di “ideaCittà”, il primo
periodico maranese (pubblicato dal 1986 al 1993) e prima direttrice del mitico
giornale “L’attesa”, il più longevo periodico dell’area Nord-ovest di Napoli,
con 20 anni di sana informazione al servizio della città. Mallardo, esperta del
mondo del teatro, fa parte della giuria che assegna il premio “Il Giullare d’oro”,
la rassegna teatro amatoriale che si svolge annualmente presso il teatro
Alfieri di Marano. A casa Mallardo l’arte non è un optional, visto che suo
marito, Angelo Marra, è un apprezzato artista moderno (lui ama
definirsi art maker) che mescola le tecniche, e riesce, dalla fotografia alla
pittura, dall’architettura e alle installazioni, a dare corpo e immagine alla
sua visione di mondo.