Rita Passarelli, la giovane artista calvizzanese presente alla XIV edizione “Premio Nazionale delle Arti” di Torino



Il “distico elegiaco” di Rita Passarelli e il suo manifesto

Rita Passarelli ci sta abituando a sorprese sempre più belle e emozionanti. Devo dire che la prima impressione che mi fece pur non avendola mai vista prima, attraverso l’osservazione del suo lavoro esposto nella parrocchia di San Giacomo (Santa Rita) fu quella di una ragazzina che recava in sé due cose: l’infanzia e il genio. Conoscendola poi e guardando le sue innumerevoli opere (è instancabile e sempre al lavoro) ho confermato l’impressione. La sua giovinezza mentale manifesta è un dato oggettivo. Un giorno sarà adulta e diversa ma il secondo elemento è già presente in lei fin dai primi istanti della sua presa di coscienza del mondo sulle forme e sugli oggetti e non l’abbandonerà mai. La storia di questa nostra giovane artista calvizzanese ci parla chiaro: in molti tra gli addetti ai lavori hanno subito capito che siamo di fronte a un soggetto creativo importante. Un suo docente ha visto la sua “Nike di Samotracia” in marmorina creata da lei su commissione e vuole che ne realizzi un’altra. È come se, un docente di lingua italiana, chiedesse di fare un alto tema a un allievo! Rita ha prodotto una copia di una delle più celebri opere d’arte della storia, riprodurre un capolavoro non c’è mai un vantaggio esplicito ma, ha solo l’onere di avvicinarsi alla stessa. Ebbene, in questa “Nike” di Rita, c’è un leggerezza e un’eleganza che coinvolge lo sguardo e rimanda a uno straordinario equilibrio di forme e prospettive. La distribuzione delle coerenze visibili (Ali, busto, petto, slanciata e diafana, il soffice aspetto delle piume in successione ci porta fuori strada, se allunghiamo le mani, per toccarle, ci aspettiamo di accarezzarne la dolce flebile materia del piumaggio, mentre si tratta di materiale duro. Insomma, in ogni riproduzione di opera originale, l’artista lascia una sua impronta. La statuaria classica greca, è come un paradigma matematico, non lascia molto spazio all’esplorazione, dato che la proporzionalità e la coerenza delle forme ma anche la manifestazione plastica della forza atletica dei soggetti e un vero e proprio canone numerico su tre dimensioni. Rita riesce a ritagliarsi uno spazio anche all’interno dei numeri classici. Questa “Nike” è la sua elegia! Poi c’è la sua anima creatrice che l’ha portata a creare “Risvegli”. Opera scelta per il “Premio Nazionale delle Arti XIV Edizione”. Quest’opera ha disorientato molti, creando una dibattito acceso tra chi dice che la figura sia affondando e chi al contrario, sostiene che stia risalendo da un ambiente acquatico! Sosteniamo tutti Rita con un nostro auspicio che possa affermarsi. Ne saremo tutti orgogliosi. Lo dico da parecchio: “Rita porterà in alto il nome della nostra comunità”.
Enzo Salatiello

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