Vergogna, state distruggendo la classe media


Da Leonardo Morra, noto chirurgo calvizzanese in pensione, riceviamo e pubblichiamo


I nostri governanti sono proprio dei malandrini. Le trattenute sulla pensione ci appaiono con la rata del prossimo mese che ci sarà pagata il 3 giugno, dopo il voto delle europee. La maggior parte delle persone andrà a votare inconsapevole della doppia trattenuta – quella del mese (ci sarà applicata per 5 anni) – più il rateo per il recupero della riduzione non applicata nei primi mesi dell’anno. Hanno applicato le trattenute solo adesso perché, essendo molto alte, temevano di perdere consensi prima del voto alle europee. Sono stati però sbugiardati dall’Inps che ha pubblicato sul sito i cedolini. Purtroppo sono pochi i pensionati che vanno a controllare e quindi andranno a votare inconsapevoli del “furto” sulla loro pensione. Io credo che dobbiamo inviare questo messaggio a tutti i pensionati che conosciamo, così quando andranno alle urne, voteranno informati.
Condividiamo quanto asserito dal dottor Morra: è vero, quella che una volta veniva definita classe media si sta impoverendo di anno in anno. E i pensionati stanno pagando lo scotto più alto

Quest’anno, dopo un lungo periodo di recupero solo parziale dell'inflazione, era atteso il ritorno a un meccanismo di indicizzazione più pieno, e in questo senso si era impegnato con i sindacati anche il precedente esecutivo. Invece, verranno ricavati, sulla pelle di pensionati, quelli che percepiscono più di 1520 euro lordi mensili, importi tutt'altro che trascurabili, 253 milioni nel 2019, 745 l'anno successivo e 1,2 miliardi nel 2021. Dunque il concetto dei pensionati usati come bancomat non è infondato, anche se il sacrificio maggiore viene richiesto ai percettori di assegni medi e medio-alti, la cui fascia più elevata è anche destinataria del pesante contributo di solidarietà.
Intanto, gli aumenti delle tasse locali, inevitabili, perché Comuni e Regioni del Sud sono enti tutti in deficit, riguardano anche i pensionati che percepiscono poco più di mille euro netti al mese.



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