Una vita per la storia patria: decine i cultori della memoria locale dei Comuni dell’area giuglianese

Giuseppe Capasso e Raffaele Galiero con l'opera "Il mio paese"
Il mausoleo del Ciaurro di Marano fu visitato anche da Benedetto Croce

La passione per la ricerca storica del luogo natio è sempre stata determinante per quanti, mossi dal desiderio di conoscere le proprie radici, si trasformano in “topi di biblioteca” o in tanti Indiana Jones a caccia di reperti interessanti. Spesso, in passato, tale compito era assunto dai sacerdoti, considerato il grado di istruzione e spinti, soprattutto dal materiale in possesso degli archivi parrocchiali. Infatti sono molti i sacerdoti, e non solo, del nostro territorio che, in passato, hanno svolto laboriose ricerche, regalandoci notizie e documenti inestimabile valore storico di cui il nostro territorio serbava nello scrigno del tempo.
Giugliano. Uno dei più titolati fu certamente il canonico Gioacchino Taglialatela, nato a Giugliano nel 1894, di cui si narra essere stato cultore di memorie patrie e ricercatore scrupoloso e di aver dato alle stampe diverse pubblicazioni. Lo stesso accompagnò Benedetto Croce nella visita presso il Mausoleo del Ciaurro di Marano.
Di pari notorietà è senz’altro Agostino Basile, nato a Giugliano nel 1741 e morto a Napoli nel 1805, il quale pubblicò “Memorie storiche della Terra di Giugliano”, Patrie di Gian Battista Basile, “Il Cristianesimo a Liternum”, “Appunti storici su Giugliano” e la biografia “Agostino Maria De Carlo”. Non ultimo Pasquale Stanzione, nato a Giugliano nel 1928, i cui lavori editoriali sono: “La Pittura e i pittori a Giugliano dal 1400 a oggi” ed “Il letterato preteso da troppe patrie: Giambattista Basile”.
Il contemporaneo cultore locale, nonché giornalista Emmanuele Coppola (Giugliano 1952) ha arricchito il patrimonio culturale giuglianese con delle preziose perle letterarie, ovvero “Gian Battista Basile nacque a Giugliano nel 1566”, “Testimonianze ed eventi a Giugliano dall’8 settembre al 5 ottobre 1943”, “Caduti per la nostra unica bandiera. Gli eroi militari di Giugliano nella guerra 1940-1945”, segue poi “Giugliano anni ‘50” e ancora “Civiltà contadina a Giugliano”, pubblicato nel 2006.
Calvizzano. Nel panorama culturale calvizzanese, si annoverano, invece, il notaio Marco Antonio Syrleto, il quale, nel lontano 1663, di proprio pugno, redigeva un’approssimativa “Storia di Calvizzano”. Il sacerdote professor Raffaele Galiero, appassionato di archeologia, nel 1930 dà alle stampe “Calvizzano”, prestigioso lavoro di ricerca storica nel quale sono posti in risalto i reperti archeologici rinvenuti sul territorio calvizzanese; nel 1972 dedica ai suoi alunni un nuovo saggio dal titolo “Il Mio Paese”. Di pari rinomanza fu Giacomo Di Maria, professore e sacerdote, studioso, nonché divulgatore di storia locale. Pubblicò oltre 20 saggi ed ebbe numerosi riconoscimenti tra cui il conferimento del titolo “Doctor honoris causa”.
(Va ricordato anche Peppe Barleri, buonanima, che ha scritto su Calvizzano diversi libri Ndr).   
Mugnano. Possiamo asserire senza ombra di dubbio che il primo storico di Mugnano è Francesco Gargiulo, sacerdote e professore di lettere, il quale, nel 1982, diede alle stampe “Mugnano di Napoli, fra storia e tradizioni”, edito da Ferraro. Altro illustre cultore di storia locale è Giuseppe Capasso, che nel 1990 arricchì lo scarno patrimonio storiografico locale con “Mugnano e Carpignano, la storia attraverso i documenti”.  Prestigioso è anche il lavoro del professor Davide Fabris, il quale nel 2000 diede alle stampe il saggio “Lungo il Torricello, un mausoleo di età romana in Mugnano di Napoli”.  Di recente pubblicazione è l’opera di Rosa Liccardo, “La fiaccola sul moggio”, nella quale l’autrice ripercorre la vita e le opere di Suor Maria Pia Brando, fondatrice dell’Istituto Sacro Cuore di Mugnano.
Marano. Di certo il patrimonio storiografico di Marano è il più ricco, grazie al prezioso contributo del compianto  Peppe Barleri, il quale diede alle stampe numerosi lavori ricchi di dettagli e di documenti di inestimabile valore. Nel 1986 il giornalista Enzo Savanelli ci deliziò con il suo “Marano, storia tradizioni e immagini” edito da Nuova Edizioni. Occupano un posto di rilievo mons. Pasquale Orlando e Domenico De Luca.
Villaricca. Nel 1902, Villaricca già possedeva un’opera storiografica dal titolo “Paniscoculi”, notiziole paesane e appunti sul Regno delle Due Sicilie”; e nel 1909 il sacerdote Luigi Somma omaggiava la cittadinanza pubblicando “Il Comune di villaricca e la sua scuola elementare (17882-1909)”. Infine, nel 1984 Nico Pirozzi e Rosario Scarpato firmavano uno degli ultimi lavori storiografici della cittadina, ovvero “Panicocolo, storia, tradizioni e  immagini di Villaricca”.     
Melito, invece, si pregia del contributo di Antonio Jossa Fasano, il quale, nel 1978, diede alle stampe “Melito nella storia di Napoli”.
Qualiano. Uguale plauso va a G. Sabbatino che nel 1986 pubblica la monografia “Ipotesi storico-urbanistiche sull’origine e sullo sviluppo della città di Qualiano”.     

Carmine Cecere, fonte “Provincia oggi”     

Visualizzazioni della settimana