Calvizzano, Lorenzo Grasso vuole fare chiarezza sui 5 milioni di euro di fondi ministeriali ricevuti dal Comune
Dall’ex vicesindaco riceviamo e pubblichiamo
Gentile direttore,
in merito all'articolo innanzi citato, secondo il quale, grazie ai commissari,
il comune ha ricevuto 5 milioni di euro per opere pubbliche, mi preme
precisare, che sono progetti elaborati dall'ufficio tecnico comunale, su
indicazioni delle passate amministrazioni, in primis da quella di cui era
sindaco il compianto Salatiello. Capisco la sua euforia nel santificare il
lavoro dei commissari, un po’ meno nel non riconoscere anche il lavoro della
passata amministrazione. Il tutto non per polemica, ma per amore della verità.
Saluti Lorenzo Grasso, già vice sindaco.
Gentile Lorenzo
Grasso, mi fa così sprovveduto da non sapere nemmeno che tali progetti,
definitivi, e non esecutivi, siano stati redatti dall'ufficio tecnico ai tempi
del compianto Salatiello? L’abbiamo scritto e riscritto tante volte. Per due di questi (Edificio di via Ritiro e
Vallone Fossa del Carmine) si cercò anche di agganciarli ai fondi di rotazione
europei, per la sola progettazione esecutiva, partecipando al bando emesso
dalla Regione, un paio di anni dopo l'insediamento del governatore De Luca. Il
problema, gentile ex vicesindaco, è un altro: per la ristrutturazione (Edificio
dove alloggiano le suore) e risanamento (Alveo) di queste opere non è stato mai
chiesto un finanziamento regionale, europeo, eccetera, cosa che, invece, ha fatto, a ottobre scorso, l'ing. Amato,
sovraordinato al Comune di Calvizzano, inviando le schede progettuali, previste
dal bando ministeriale. E’ così che sono arrivati i soldi. Ecco perché ho
elogiato i Commissari straordinari, senza nulla togliere al lavoro dell’ufficio tecnico. Avere i progetti nei cassetti e non saper cogliere l'occasione dei
fondi regionali, europei o ministeriali, serve a ben poco, mi creda.
Tanti saluti, Mimmo Rosiello