La rivoluzione pacifica del prof. Guido Taglialatela, docente alla media Polo di Calvizzano: ha l’impegno civile nel Dna



Il 28-29 marzo e il 5 aprile sarà uno degli attori protagonisti  nella commedia “’Na mmescafrancesca", che verrà rappresentata presso l’auditorium della media Basile di Giugliano

Guido Taglialatela è un giovane docente della media Polo di Calvizzano (insegna Lettere), ma già vanta un curriculum di tutto rispetto, sia nel campo dell'attivismo politico che in quello artistico e culturale. E’ presidente dell'associazione culturale “Napoli Capitale”, che collabora con "Set Me Free” per la realizzazione del carnevale di Giugliano, giunto quest’anno alla settima edizione e realizzato con il riutilizzo a fini artistici di spazzatura. Altra mission di "Napoli Capitale, è quella di promuovere la cultura dei popoli del Mediterraneo e napoletana, calabrese e siciliana. Di Set Me Free, Taglialatela è anche socio benemerito. Napoli Capitale, inoltre, ha una funzione anche puramente ricreativa, uno spazio sociale multiuso! Il prof. dalle idee "rivoluzionarie" ha scritto  testi e musiche di una cinquantina di canzoni e pure due commedie: “Damme 'na sigaretta”, commedia sugli abusi delle struttura psichiatriche, realizzata al liceo scientifico Segrè di Marano nel 2010, e “'O 'mbruoglie d'e llengue”, in tutte e quattordici varietà dialettali italiane, che tratta dell'unità linguistica della penisola negli anni immediatamente successivi all'unità politica. Undici anni fa ha aperto anche una casa editrice, pubblicando una decina di libri, compresi un romanzo sull' ecocamorra a Giugliano, e un giornale che gli fu "sequestrato" da esponenti della politica giuglianese, i quali l' osteggiarono anche sul romanzo. Taglialatela ha svolto per una decina di anni anche il ruolo di direttore artistico e ha vinto un primo premio nazionale di teatro per le scuole a Campagna (prov. di Salerno), quando scrisse le musiche per una commedia. E' impegnato sul fronte ambientale, perché  ritiene che la salute sia un bene primario da tutelare. La sua battaglia è contro gli industriali italiani collusi e le multinazionali fuori da ogni regola.
Se queste categorie di privati non evadessero il fisco – afferma Taglialatela -   non esisterebbe il debito pubblico. Se poi sì mettessero in sicurezza tutte le infrastrutture e fiumi, laghi, monti, spiagge, in Italia, ci sarebbe lavoro per mille generazioni, a partire da oggi”.
Attualmente  partecipa alla costruzione del comitato contro lo scempio ambientale che sta raccogliendo le firme per sollecitare il  Comune di Giugliano a richiedere  fondi regionali, per lo smaltimento dell'amianto presente sul territorio.

“La rivoluzione – conclude Taglialatela - si costruisce dal basso e dalla cultura, unica forza di emancipazione, a partire dalle mie splendide II A e II E”.


L'impegno teatrale



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