Lunedì 11 Febbraio 2019: la città di Marano rende omaggio a San Castrese. La celebrazione eucaristica delle 18.30 sarà presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe
A
febbraio, come ogni anno, la comunità di Marano si raccoglie intorno al suo
Santo Patrono. I fedeli rendono omaggio a San Castrese non solo nella solennità
dell’11 febbraio, giorno in cui si ricorda il martirio del Santo, ma per altri
giorni del mese.
Scenario
delle celebrazioni, la parrocchia di San Castrese, chiesa nella quale è
custodita la statua del Santo che, per l’occasione, viene condotta dalla sua
cappella all’altare maggiore. Un novenario di preghiera di preparazione, iniziato
il 2 febbraio, tradizionale festa della Candelora, ha aperto le celebrazioni.
La
giornata dell’11 febbraio comincia alle 9.15 con il Canto della Passio Castrensis, più la Santa Messa,
officiata dal parroco don Luigi Merluzzo, seguirà la Processione per le vie
della città. Ore 18.30, solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.Em. cardinale
Crescenzio Sepe, arcivescovo della Chiesa di Napoli, concelebrata da tutti i
sacerdoti della città.
I maranesi da secoli sono fedeli a San Castrese: lo
conoscevano molto bene – come è scritto su Wikipedia – a causa degli
scambi commerciali che c’erano tra Marano e Sessa Aurunca (la città dove il
Santo fu vescovo), così alla morte di Castrese i maranesi chiesero alla città
di Sessa Aurunca una reliquia del vescovo e gli fu concesso il braccio. Questo
è ancora conservato all’interno della statua di San Castrese, mentre la sua
tomba non fu mai ritrovata. È molto probabile che, dagli studi ancora in corso,
sia stato proprio il vescovo Castrese a portare il cristianesimo nel territorio
maranese e a fondare lì una prima comunità cristiana.
La chiesa addobbata a festa per onorare il Santo Patrono |
Il programma |