Calvizzano, utilizzo locali da adibire a caserma dei carabinieri: l’iter inizia nel 2002

Locale proprietà Ago.Trin utilizzato per l'ampliamento della Caserma dei Carabinieri
Il 29 luglio 2002, epoca amministrazione Morra, inizia l’iter dell’utilizzo immobili  di via Aldo Moro, 37. Viene stipulato un contratto di locazione tra il commissario liquidatore della Società cooperativa Regione Campania 265 arl e il Comune di Calvizzano avente ad oggetto l’utilizzo, per fini istituzionali, di immobili pari a una superficie di 1.186 metri quadri, per l’importo di 30mila987,36 euro. A giugno 2003 (inizia l’epoca Pirozzi sindaco) il commissario liquidatore, dottor Cucco, comunica all’Ente l’avvenuta alienazione dei locali, rispettivamente ai signori Chianese e alla Agotrin Sas per le seguenti quote: 217/896mi. pari 227 metri quadri per il signor Chianese, 679/896mi. Circa 1.043 mq. per la Ago Trin Immobiliare.
Per effetto di tale alienazione, i distinti proprietari succedono pro quota nel contratto che resta unico.
Con deliberazioni 106 del 2004, 31 del 2006 e 1 del 2007, l’amministrazione comunale istituisce la Caserma dei Carabinieri presso una parte degli immobili alienati che, di fatto, si insedia a dicembre 2006. Il 16 settembre 2008 (epoca Granata sindaco) viene sottoscritto il contratto di comodato d’uso gratuito tra il Comune di Calvizzano, nella persona della responsabile del settore Affari generali dell’epoca, dottoressa Margherita Mauriello, e il Ministero dell’Interno- Prefettura di Napoli, rappresentata dal dirigente del settore amministrativo, dottor Francesco Ricciardi, per la durata di anni 6, senza necessità di rinnovo o disdetta. Prima domanda: perché 6 anni e non 6 più 6? Perché al Comune pensavano di trovare una sistemazione diversa ai militari dell’Arma?
Con successiva delibera di giunta dell’11-11-2008, l’amministrazione Granata delibera l’ampliamento dei locali ove già era allocata la Stazione dei Carabinieri, utilizzando i vicini locali di proprietà Ago Trin per circa 142 metri e, da maggio 2010 ad oggi, detti locali, oggetto di ampliamento, risultano anch’essi essere sede della locale Stazione dei Carabinieri.
Con delibera di giunta del 15 maggio 2015 il Comune (ex amministrazione Salatiello) nell’ambito del procedimento di spending review, previsto dalla legge, delibera la dismissione di parte della quota di proprietà Ago Trin Immobiliare adibiti a uso deposito, non risultando più strumentali alle proprie finalità istituzionali, con conseguente rimodulazione del canone versato. In conseguenza del recesso formulato dal Comune, in data 22 dicembre 2015, le parti, per formulare la risoluzione parziale del contratto, sottoscrivono apposito verbale. Ma la richiesta dell’Ente di rimodulazione del canone viene disattesa dall’Ago Trin che continua a chiedere l’intero pagamento del canone di locazione per un importo di 19mila960,22 euro annui. A fronte di tali richieste, l’Ente rifiuta di procedere al pagamento delle somme, in mancanza, tra l’altro, anche della regolarizzazione definitiva del rapporto in oggetto. Così l’Ago Trin si rivolge al Tribunale di Napoli Nord, ottenendo la concessione di tre distinti decreti ingiuntivi per le annualità 2016-2017-2018, avverso i quali il Comune si oppone (affida la difesa all’avvocato Nicola Galdiero, con studio a Qualiano, che ha già seguito le precedenti cause intentate da Ago.Trin). Con sentenza 3056 del 2018, pubblicata il 30/11/2018, il Giudice adito ha accolto l’opposizione avanzata dal Comune e, per l’effetto, ha revocato il decreto ingiuntivo opposto, pertanto, il rapporto di locazione intercorrente tra le parti (Comune-Antonio Chianese- Ago Trin Immobiliare) è stato ritenuto cessato il 30 giugno 2014.  


                     

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