Nel 2016, ad illuminare la città erano le
pettorine catarifrangenti dei 75 operatori ambientali del servizio civico
comunale che giravano e rigiravano, senza sapere che fare. Quanti soldi sprecati...
Anche queste festività natalizie
bisognerà trascorrerle al buio, senza luminarie e con l’illuminazione
stradale vetusta e insufficiente (molte lampade sono rotte e
cadenti). Non ci sono soldi, ma volendo si potrebbero reperirli.
Basterebbero tremila euro per
illuminare il corso e piantare due alberi di Natale, uno all’ingresso del
paese, l’altro dove c’era una volta la palma, sostituita poi da un ulivo
secolare e ora dall’erba. Non intendiamo sparare sulla Croce rossa, ma va
sottolineato per coloro che hanno la memoria corta che l’ex amministrazione ha
fallito anche sulle iniziative natalizie, eppure aveva iniziato alla grande,
tant’è che del Natale 2013, primo anno del nuovo ciclo post Granata (con lui le
luminarie si sono sempre fatte) se ne parlò ovunque, per la mole degli eventi
messi in campo. Non si badò a spese per offrire alle famiglie un lungo
intrattenimento natalizio che iniziò l’8 dicembre e finì il giorno della
Befana. Furono stanziati 26mila euro: 18.500 per la Parrocchia San
Giacomo Apostolo, curatrice degli eventi e 7.500 per l’allestimento dei
mercatini natalizi. Il 26 dicembre, poi, all’interno della parrocchia, ci fu il
concerto di Peppino Di Capri. Nel 2014, invece, per le luminarie di Natale,
furono spesi poco più di 8mila euro, ma perché oltre 3mila
euro servirono a pagare un servizio di assistenza (affidato a una
ditta calvizzanese), del quale, francamente, se ne poteva pure fare a meno. Nel
2015 niente luminarie, ma l’amministrazione rimediò alla brutta figura,
riconsegnando al popolo l’antica tradizione dell’incendio del Campanile,
cancellata nel 2015 per mancanza di soldi. L’evento, finanziato per 15mila
euro dall’EPT (Ente provinciale per il turismo), si doveva svolgere il
6 gennaio 2016, ma, a causa della concomitanza con la partita del
Napoli, venne anticipato al 2 gennaio, poi, per il maltempo,
spostato al 17 gennaio, in coincidenza con il giorno del “Fucarazzo di
Sant’Antonio”. Nel 2016, 2017 e 2018, niente luminarie e nessuna
iniziativa natalizia. Nel 2016, non ci furono le luminarie natalizie, in
compenso in città giravano e rigiravano, senza sapere che fare, 75 guardie
ambientali, operatori del servizio civico comunale, pagati dai cittadini.