Marano, impazza il toto assessore: Vincenzo Esposito in pole position per entrare nella giunta Visconti. Ex sindacalista, uomo di cultura



E’ stato tra i maggiori assertori della candidatura a sindaco di Rodolfo Visconti

Da chi sarà composta la squadra di governo cittadino che affiancherà nell'esecutivo il neo sindaco Rodolfo Visconti? Tra i nomi che circolano c’è anche quello di Vincenzo Esposito del Partito democratico, uomo di cultura: ha dedicato una parte importante della sua vita all’impegno politico e sindacale. Esposito, 62 anni,  felicemente sposato, una figlia, vanta un curriculum di tutto rispetto. Giovane cristiano, impegnato nel sociale, ha vissuto l'avventura dei Cristiani per il socialismo, da allora si ostina a lavorare per la costruzione di una forza socialista e libertaria, partecipando alla nascita del PdUP e alla sua confluenza in Democrazia Proletaria. Alla fine di questa esperienza si iscrive ai Democratici di Sinistra, entra nel direttivo regionale e napoletano, facendosi notare per le sue competenze e qualità organizzative: è tra i promotori di “Network”, l’area tematica sull’innovazione. Dopo lo scioglimento dei Democratici di Sinistra,  è tra i più accaniti sostenitori  della costituente socialista e figura tra i capilista del Partito Socialista alle elezioni politiche nella Circoscrizione di Napoli-Caserta.
Negli ultimi anni ha aderito al Partito Democratico.
Insieme ad altri amici con i quali ha condiviso lo stesso percorso politico-culturale, fonda  l’Istituto Gerardo Chiaromonte e l’Istituto di Studi Socialisti Gaetano Arfé.
Esposito è stato dirigente della Cgil Campania, della Fiom Campania e membro dell’Esecutivo nazionale della Fiom e della Camera del Lavoro di Napoli.
E’ stato tra i promotori del centro Raniero Panzieri di Napoli, nonché tra i fondatori della Cooperativa Dedalus, presso la quale ha ricoperto la carica di vicepresidente.
E’ stato, inoltre, membro del CTS di Talete, società in house della Regione Campania sulla comunicazione.
Dopo l’esperienza sindacale, ritorna agli studi di economia e a quelli della civiltà materiale e dello sviluppo locale, partecipando alla costituzione dell’Ires Campania, dove ha lavorato fino a Aprile del 2013.
Ha partecipato alla redazione di NdR, diretta da Attilio Wanderling, Rassegna Sindacale Campania, Enne, CorrierEconomia del Mezzogiorno, Mezzogiorno Europa, è stato editorialista de L’Articolo, il dorso campano de l’Unità e  direttore editoriale di Novus Campus.
Ha curato la riedizione de I miei anni all’antimafia, di Gerardo Chiaromonte, Innovare il Mezzogiorno, e Ciro Esposito. Ragazzo di Scampia, e ha collaborato a Napoli operaia di Antonio Ghirelli e a Il riscatto di Matteo Cosenza.
E’ stato tra i promotori della rivista Nemo diretta da Nino Piro.
Ha pubblicato il saggio Ricerca sociale e innovazione per lo sviluppo del Mezzogiorno, in Impresa sociale, innovazione e legalità, a cura di Pasquale Iorio e La civiltà della pasta. Storie di maccaroni e maccaronari, Libreria Dante & Descartes.

Negli anni ha coltivato la passione per il graphic design, collaborando con associazioni, società, case editrici, enti pubblici e partiti di sinistra nella progettazione dell'immagine coordinata e nella produzione editoriale ed è stato responsabile comunicazione regionale dei Democratici di Sinistra.
Ha curato la grafica editoriale della Collana di Ingegneria Gestionale della Esi, e, attualmente, cura la grafica editoriale della Libreria Dante & Descartes.
Esposito si è battuto strenuamente per affermare la verità sull’uccisione di Ciro Esposito, suo nipote, il tifoso del Napoli barbaramente ucciso a Roma in occasione della finale di coppa Italia Napoli Fiorentina.
Insomma, potrebbe essere l’uomo giusto per rilanciare la cultura a Marano, riscattando l’immagine di una città ferita e umiliata.  


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