Marano: per il completamento dell’Asilo nido nell’area confiscata di via San Rocco, chiesto finanziamento regionale. 10 anni di ritardi. Della vicenda se n’è occupò anche “Striscia la Notizia”
Foto scattata ieri 24 settembre 2018 |
Ruggiero e
Avanguardia Tecnologica furono escluse per carenza di documentazione, vinse la
I.CO.GE, che presentò un ribasso dell’8,75% su un importo a base d’asta di
398mila241 euro. I lavori iniziarono (si cominciò anche ad abbattere un rudere
fatiscente), ma furono subito interrotti, perché arrivò la diffida del legale
del vecchio proprietario del terreno (ormai acquisito all’Agenzia del Demanio e
assegnato al Comune come area confiscata), che invocò il rispetto di
un’ordinanza di sospensiva della misura patrimoniale a carico del proprietario
dell’area, emessa dalla sezione feriale del tribunale di Napoli. In attesa che
si pronunciasse il tribunale, ci fu una lunga pausa di riflessione, durante la
quale Bertini (all’epoca consigliere di minoranza) criticò fortemente l’operato,
prima dell’amministrazione Perrotta e, poi, di quella Cavallo, poiché, secondo
lui, non c’erano i motivi per interrompere i lavori. Bertini fece pure notare
che non c’era motivo di inserire nel piano economico dell’opera, 120mila euro
per gli espropri, visto che il nuovo proprietario del terreno è il Comune. L’ex
sindaco rincarò la dose nei confronti dei dirigenti, perché non si decidevano a
nominare il nuovo Rup (il responsabile del procedimento) dell’opera, motivo per
cui, a suo avviso, la Regione non si decideva ancora a sbloccare il
finanziamento. Così ci pensò il Commissario straordinario Gabriella Tramonti a
sbloccare la vicenda, tant’è che con determina 413 del 31 ottobre 2012 si
provvide a nominare Rup, Gianluca Buonocore e, contestualmente, anche a
nominare come direttore dei lavori, Vincenzo Brasiello, entrambi tecnici del
Comune. Furono avviati di nuovo i lavori con il rifacimento e potenziamento sia
della condotta idrica che di quella fognaria. I lavori, però, si fermarono di
nuovo a inizio 2014, nel frattempo il cortile adiacente al costruendo asilo fu
preso di mira da vandali che rubarono tutto il materiale edile che serviva a
completare la struttura. La Regione dispose il blocco di una ulteriore tranche
di finanziamento, nelle more che il Comune inviasse all’ente di Santa Lucia
ulteriore documentazione e nominasse un altro Rup, dopo l’uscita di scena
dell’ing. Buonocore (sospeso dal lavoro) perché finì nel registro degli
indagati per la vicenda di una palazzina costruita accanto al convento dei
francescani di via Casalanno. Poi Buonocore è tornato al suo posto ed ha
assunto di nuovo il ruolo di Rup. Ora si spera solo che arrivi al più presto il
finanziamento regionale, poiché le casse comunali sono quasi all’asciutto.
Della vicenda asilo nido, in
passato se n’è occupò anche la nota trasmissione “Striscia la Notizia”.