Il compianto Raffaele Granata agli inizi del 2009
venne “adottato” dall’ISIS Casalnuovo, un Istituto superiore a indirizzo
commerciale e scientifico. Fu un’iniziativa di grande valore morale,
contemplata nell’ambito di un progetto ideato da Libera, la nota associazione
che si batte contro le mafie.
Gli studenti decisero di scegliere Granata poiché
rimasero affascinati della semplice storia dell’imprenditore, ucciso per aver
deciso di non pagare il pizzo impostogli dal clan dei casalesi. L’ufficializzazione
della cerimonia avvenne il 19 febbraio 2009 nella scuola di Casalnuovo, alla
quale parteciparono anche Giuseppe Granata, all’epoca sindaco di Calvizzano, e suo fratello Massimo. Tantissime furono le
domande degli studenti.
Chi era suo padre? Chiese una ragazza.
“Mio padre aveva
un caratteraccio – rispose Massimo – litigavamo
continuamente, ma dopo un minuto, per lui era finito tutto e telo trovavi più
vicino di prima”.
“Mio padre –
disse Giuseppe – per me è ancora vivo,
apparentemente burbero, ma sempre pronto a starti accanto per aiutarti a
risolvere il problema. Era un gran lavoratore. Non era mai andato in ferie, ma
questo non deve far pensare a una persona avida, perché a lui, dei soldi non
importava niente”.
Dopo la morte di suo padre, la giustizia sta svolgendo
il suo ruolo?, chiesero altri ragazzi.
“La giustizia
– rispose Giuseppe – ha fatto subito la
sua parte: i magistrati e le forze dell’ordine hanno lavorato fino a mandare in
carcere mandanti ed esecutori del delitto”.
Lei difenderebbe persone come i killer di suo padre?,
fu chiesto a Giuseppe Granata, che tra l’altro, è anche un noto penalista.
“Assolutamente
no – rispose – Nella mia vita di
penalista mi sono sempre rifiutato di difendere determinati personaggi”.
Ci possiamo liberare dalla camorra?, chiese, infine,
un altro studente.
“La camorra è un
fenomeno umano di una certa epoca - rispose Giuseppe - : la possiamo sconfiggere se ci impegniamo
tutti quanti, ma dobbiamo avere accanto un’istituzione forte e presente che
deve fare il suo ruolo. Molte speranze sono riposte su di voi, che siete degli
studenti e vi state formando: state maturando una coscienza che vi consentirà
di costruire una società migliore. Isolate le mele marce di questa società, in
modo da farle sentire diverse: queste persone devono sentirsi disperate, così
staranno male e cambieranno registro”.
A
Raffaele è stata intitolata anche una strada
Giorno inaugurazione |
Venne inaugurata il 25 aprile 2012 la strada
intitolata a Raffaele Granata (proposta fatta dall’ex sindaco di Marano,
Salvatore Perrotta e da calvizzanoweb). Via Raffaele Granata parte dalla fine
di via Falcone in territorio maranese, attraversa per un breve tratto
Calvizzano (dove stanno i resti dell’antica chiesa San Giacomo), poi Mugnano e Villaricca fino ad arrivare sulla
circumvallazione esterna, nei pressi del bar Elite.