In ricordo dell’artista Peppino Brio, diede un tocco di novità alla canzone napoletana: il suo impresario era il calvizzanese Mario Ferrillo, deceduto tragicamente nel 1986
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Morì il 27 luglio 2005
nella sua casa di Ischitella, nei pressi del villaggio Coppola: aveva 66 anni
ed era malato di cuore. Nativo di Afragola, fin da piccolo si era appassionato
alla chitarra. Fu il padre, che di mestiere faceva il barbiere, a trasmettergli
la passione per la canzone napoletana. Brio iniziò a cantare nei locali
napoletani frequentati da americani, nelle feste di piazza e sulle navi da
crociera: non era ancora maggiorenne quando fu ingaggiato da un noto impresario
per una tournèe in Australia. Il colpo di fortuna che avrebbe impresso una
svolta alla sua carriera arrivò agli inizi degli anni ’70, quando realizzò un
disco con il suo gruppo, “Gli Eredi di
Pulcinella”. Un LP con dodici belle
canzoni napoletane riadattate con gli arrangiamenti del maestro Tonino
Balsamo.